Il segretario del partito di Ferrero, Giorgio Cislaghi, trema soprattutto di fronte alla riproposizione di vecchi componenti dei Governi Agostinacchio. Scrive il numero uno del “Che Guevara”: “L’incarico di assessore ai lavori pubblici conferito all’ing. Matteo Agnusdei, desta la nostra preoccupazione perché aveva ricoperto lo stesso incarico nella giunta Agostinacchio, preoccupazione rafforzata dall’ingresso in giunta di un ex revisore dei conti della giunta Ciliberti”.
Segnali non rassicuranti, dunque, che comunque passano anche dalla vocazione programmatica di una squadra che nasce priva di indirizzi. “Attendendo la presentazione delle linee programmatiche – bacchetta Cislaghi – ribadiamo che il nostro impegno a sostenere la giunta comunale è condizionato alla condivisione di un programma di governo”. Ovvero, “emanazione del bando per l’emergenza abitativa riservato a chi da anni vive nell’emergenza abitativa con particolare attenzione a chi è stato messo, dalle passate amministrazioni, in container ora insalubri e pericolosi per la salute degli inquilini”; “provvedimenti urgenti per il pronto recupero della scuola De Sanctis e il richiamo all’amministrazione provinciale affinché provveda subito ai lavori di messa in sicurezza e recupero totale del Palazzo degli studi (di proprietà comunale); ” attivazione della consulta degli immigrati come promesso durante la campagna per il diritto di voto agli immigrati “L’Italia sono anch’io” a cui il comune ha aderito”; e “aggiornamento dello statuto del consiglio comunale per garantire la rappresentanza di genere, maschile e femminile, sia nella giunta comunale che nei consigli d’amministrazione delle aziende partecipate”.
Cislaghi chiede poi al sindaco trasparenza sulla questione municipalizzate. Il partito è inquieto a causa delle voci, ampiamente diffuse dentro e fuori il Palazzo, che voglio un 40% di Amica già pronto a transitare nelle mani di Eliseo Zanasi. Senza dimenticare che, la stessa quota, questa volta di Ataf, è data come quasi privata. “Consideriamo giusto, ed economicamente conveniente, mantenere la proprietà pubblica delle aziende partecipate che offrono servizi essenziali alla città”. Piuttosto il segretario rifondarolo prova a tracciare le linee future dell’una e dell’altra azienda. “Chiediamo – scrive – che venga completato il “piano per la mobilità sostenibile” (mettendo in cantiere sia la manutenzione che l’ampliamento delle piste ciclabili e l’avvio del servizio “Park & Drive”) e che, con la consulenza del tecnico Raphael Rossi, si individui celermente il percorso per il salvataggio di AMICA e l’avvio della raccolta differenziata, con il sistema porta a porta, puntando alla partecipazione e coinvolgimento dei cittadini con l’obbiettivo di riciclare il 100% dei rifiuti”
BRUNO LONGO: “MONGELLI-BIS: GIUNTA DEGLI INGEGNERI, DEI CONFLITTI DI INTERESSE E DELL’AUMENTO DEI COSTI DELLA POLITICA”. “Con il varo della nuova giunta comunale il sindaco Mongelli è riuscito nella eccezionale impresa di riesumare, in un colpo solo, tutti i vecchi personaggi e tutti i vecchi progetti relativi a ben noti assetti politico-imprenditoriali improduttivi, anche nell’estremo tentativo di ottenere una boccata di ossigeno,per tirare a campare,in attesa del prossimo treno per Roma”, lo ha detto in una nota il consigliere comunale Bruno Longo.
“In più con arroganza e superficialità,esclude con grande cinismo l’ex vice-sindaco, Lucia Lambresa, che per quanto autrice di una serie infinita di grossi errori strategici ed autolesionistici, nonché, interprete eccezionale di incoerenza politica, ha pur sempre determinato la vittoria di Mongelli e del centrosinistra, che ora governano,di conseguenza, non solo senza il consenso popolare,ma anche senza la forza democratica dei numeri”.
Redazione Stato- riproduzione riservata
Da: Avv. Eugenio Gargiulo (eucariota@tiscali.it)
Piano sosta tariffata a Foggia: Ora tocca ai Giudici di Pace “delegittimarlo”!
A oltre quattro mesi dalla sua entrata in vigore, quasi tutto è stato ormai detto e “denunciato” dai cittadini, dalle associazioni dei consumatori , e da autorevoli “giuristi” in merito al nuovo piano della sosta tariffata, varato dal Comune di Foggia.
E’ stata evidenziata, in primis, da più parti, la assoluta sproporzione tra i parcheggi contraddistinti dalle strisce blù e quei pochi (gratuiti) rimasti contrassegnati dalle strisce bianche; così come è stato, altresì, fatto rilevare come immotivatamente siano state denominate come “zone di rilevante interesse urbanistico” anche quartieri di edilizia popolare ( come San Pio X) , che nulla hanno di “storico” o “monumentale”, degno di una specifica tutela.
I comitati e le associazioni di cittadini hanno anche posto in rilievo come molte “strisce blù” siano state collocate in zone cittadine ove preesistevano “divieti di sosta” , in strade anguste ed , addirittura, in alcuni casi documentati fotograficamente, in piena curva , a ridosso delle fermate di autobus, e, perfino, sui marciapiedi!!!
Ciò nonostante gli “ausiliari del traffico” e gli “operatori della sosta” ,collocati in strada dall’ATAF ( azienda municipalizzata che gestisce i parcheggi “tariffati”), hanno , in questi quattro mesi, dispensato contravvenzioni “a iosa”, da 39 euro cadauna, per sosta priva di ticket di parcheggio,, “rimpinguando” , così, non poco le esangui casse comunali.
Molti cittadini “sanzionati” hanno preferito sborsare quanto dovuto, ma alcuni hanno deciso di rivolgersi a un legale per “impugnare” la contravvenzione elevatagli , al fine di ottenere, per i motivi sopra evidenziati, l’annullamento della stessa.
Ora , pertanto, la “palla” è passata ai Giudici di Pace dauni , chiamati a valutare la fondatezza dei ricorsi presentati dai cittadini e, quindi, a pronunciarsi giuridicamente sulla questione della legittimità o meno del piano di sosta tariffato varato dal Comune di Foggia.
E quanto decideranno i magistrati foggiani – spiega l’avv. Eugenio Gargiulo – costituirà certamente un importante precedente, sulla scorta di quanto già affermato sull’argomento dai “colleghi” di Bari e di Salerno, o dallo stesso TAR del Lazio che, in circostanza analoghe, hanno sempre deciso a scapito dei Comuni, autori di piani di sosta tariffati assolutamente “invasivi” delle città , attuati dietro il pretesto della qualificazione delle aree cittadine come zone di “particolare rilevanza urbanistica”!
Non ci tocca , quindi, che attendere le prime pronunce giurisprudenziali dei Giudici di Pace di Foggia , dalle quali potrà evincersi qualcosa di “meno fumoso” in merito alla legittimità o meno del piano di sosta tariffato varato dal Comune dauno.
Foggia, 1 febbraio 2012 Avv. Eugenio Gargiulo