Le persone in cerca di lavoro sono 3 milioni e 307 mila, un numero sconcertante, maggiore della somma di tutti gli abitanti della Valle d’Aosta, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige e Umbria messi insieme. I giovani disoccupati sono 678mila, più della Basilicata.
Per il Codacons questi dati dimostrano che per invertire in modo significativo il trend del tasso di disoccupazione, purtroppo, bisognerà attendere il 2016, salvo che il Governo intervenga con misure drastiche, ben diverse da quelle finora annunciate.
Per l’associazione di consumatori, infatti, non bastano né gli 80 euro in busta paga, per quanto utili, né, tanto meno, il Jobs Act.
Chissà perché tutti i Governi di questi ultimi anni si sono preoccupati solo della mobilità del fattore lavoro, cambiando ripetutamente le regole che disciplinano i contratti e non hanno mai fatto le riforme più importanti per aumentare i posti di lavoro, ossia quelle che possono ampliare la concorrenza, eliminando gli oligopoli, favorendo la mobilità del consumatore, che ancora oggi resta incastrato da contratti capestro, che paga ancora le penali per abbandonare la compagnia telefonica che Bersani aveva eliminato, che paga bollette della luce e del gas più care se passa al mercato libero ecc. ecc..
Redazione Stato