StatoQuotidiano, 01 luglio 2021. L’ex scuola materna Giovanni XXIII al Cep è chiusa dal 2013 quando gli uffici tecnici del Comune di Foggia la dichiararono inagibile. Versa in condizione di degrado e abbandono.
La deliberazione commissariale del 29 giugno riconsidera la struttura in base al “Programma di riqualificazione urbana da periferia a periferia” (la Presidenza del consiglio dei ministri è il soggetto erogatore dei fondi e il Comune di Foggia quello proponente e attuatore) approvato nel 2016 e che ha come oggetto proprio l’intervento sulla struttura in via Francesco Petrarca.
Il programma presentato e approvato riguardava la “Rifunzionalizzazione sede comunale ex scuola Materna Giovanni XXIII per realizzazione alloggi temporanei e potenziamento del centro operativo comunale di Protezione Civile”.
Foto Gallery delle attuali condizioni della struttura in via Petrarca
Si trattava, allora e oggi, del recupero di uno spazio in periferia anche per andare incontro a uno dei problemi più urgenti della città, l’emergenza abitativa. Il commissario Marilisa Magno ne ha constatato la gravità a pochi giorni dal suo insediamento, e, d’altra parte, fra i suoi primi atti, ha avanzato la proposta per due alloggi da adibire a dimora fra quelli sottratti alla criminalità.
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Riguardo al progetto nell’ex materna, in una certa fase dell’iter burocratico, fra il 2018-2019, la proposta del Comune era stata quella di “rifunzionalizzazione della sede comunale ex circoscrizione Cep per alloggi temporanei e potenziamento del centro comunale di Protezione Civile”, vale a dire nella medesima zona a pochi metri di distanza dalla Giovanni XXIII.
“Ma la necessità di individuare diverso immobile comunale rispetto alla sede dell’ex circoscrizione – si legge nella deliberazione- derivava dalla valutazione della sicurezza dell’edificio”.
Per le necessità di “recupero statico”, fino al livello necessario ad ospitare funzioni quali quelle di Centro Operativo Comunale di Protezione Civile, veniva calcolato importo di € 3.600.000,00, ampiamente distante dall’importo del programma destinato all’intervento, pari a € 1.600.000,00, e senza possibilità di copertura di finanziamento da parte della Amministrazione Comunale”.
Si è dunque messo in moto il Responsabile del procedimento per la redazione della progettazione esecutiva dell’intervento da realizzarsi sulla sede dell’ex scuola Materna Giovanni XXIII, in via Petrarca, in sostituzione della sede dell’ex circoscrizione Cep. Nella stessa deliberazione si elencano le relazioni tecniche, gli elaborati grafici, l’impianto idrico, elettrico, termico, la planimetria, e la tabella delle spese. Nelle carte è gia tutto predisposto in ogni dettaglio.
L’ex scuola materna chiusa 8 anni fa, è stata prima occupata da una famiglia e poi da un’associazione. Ma era impossibile viverci senza gravi rischi, dunque è tornata deserta. I residenti della zona da anni lamentano “gli effetti collaterali” di questo stato di incuria, le erbacce e l’alta sterpaglia che hanno invaso il luogo abbandonato a se stesso nel cui giardino (nelle foto si notano alcuni giochi e le sbarre divelte in un tratto della cancellata) – “alcuni balordi hanno appiccato il fuoco”. Nel novero, anche furti di termosifoni all’interno dell’istituto e vari atti di vandalismo.
Per quanto riguarda l’ex circoscrizione del Cep cui si fa riferimento nella deliberazione com’è noto dal 2016 abitano nel palazzo di 4 piani 8 famiglie, circa una trentina di persone. Non è ben chiaro se saranno queste famiglie a essere spostate nella nuova e temporanea struttura in via Petrarca o si provvederà diversamente.
Ancor prima che arrivassero i nuovi residenti, erano state piazzate, davanti all’ingresso, delle impalcature per opere di ristrutturazione con il nastro “lavori in corso”. Le impalcature, che sono aumentate nel corso degli anni, sono ancora lì ma la facciata continua ad essere vecchia e cadente. Dalla deliberazione si evince che l’edificio necessita di ben altri interventi. Insomma, c’è una periferia da recuperare, vedi ex scuola materna.
Paola Lucino, 1 luglio 2021