Il granchio blu, noto come il “killer dei mari”, continua a devastare gli allevamenti di vongole, cozze, ostriche, telline e pesci come sogliole e cefali. Se non verranno adottati provvedimenti, il danno economico per il settore della pesca rischia di raddoppiare. È l’allarme lanciato da Coldiretti Impresa Pesca durante un evento al Villaggio di Venezia, dove è stata allestita un’esposizione delle specie più minacciate dal granchio blu. Nel frattempo, i cuochi di Campagna Amica hanno presentato una serie di ricette per valorizzare in cucina questo predatore, suggerendo che la pesca per il consumo sia attualmente la soluzione più efficace per affrontare il problema.
Allarme in Puglia
Le coste pugliesi, dalla laguna di Lesina e Varano fino ai bacini retrodunali del Salento, sono particolarmente a rischio. Coldiretti Puglia ha denunciato gravi danni all’ecosistema e alla pesca della paranza, decimata dagli attacchi del granchio blu. Originario delle coste Atlantiche dell’America, questo granchio ha invaso l’Adriatico, favorito dai cambiamenti climatici e dal riscaldamento delle acque, che hanno reso l’ambiente marino più adatto alla sua sopravvivenza e proliferazione.
Una Risorsa da Sfruttare
Secondo Coldiretti, una soluzione per contenere la diffusione del granchio blu potrebbe essere la sua pesca per il consumo. Questo permetterebbe di trasformare una calamità in un’opportunità, inserendo il granchio blu nei menu a km zero di ittiturismi, pescaturismi e agriturismi lungo la costa, in conformità con le normative locali. Il granchio blu non è solo gustoso, ma anche nutriente, grazie all’alto contenuto di vitamina B12. I prezzi di vendita si aggirano intorno ai dieci euro al chilo. Inoltre, gli scarti del granchio blu possono essere utilizzati per estrarre chitina e chitosano, sostanze molto apprezzate in campo biomedico e nutraceutico.
Un Settore in Crescita
L’acquacoltura ha recentemente superato la pesca di cattura come principale fonte di produzione di animali acquatici, secondo un rapporto della FAO. Questo indica un potenziale significativo per lo sviluppo di una filiera del granchio blu, che coinvolga pesca, grande distribuzione, ristoranti e agriturismi.
Consenso tra i Consumatori
Al Villaggio di Venezia sono stati presentati piatti a base di granchio blu, creati dai cuochi di Campagna Amica. Secondo un’indagine Coldiretti/Ixe’, il 54% degli italiani è favorevole al consumo di granchio blu, con un 8% che l’ha già provato e un 46% disposto a farlo. Tuttavia, un altro 46% rimane riluttante.
Conclusioni
La promozione del consumo di granchio blu è vista come una strategia chiave per contenere la sua diffusione e creare nuove opportunità economiche per le comunità colpite. Coldiretti conclude che trasformare questa invasione in una risorsa potrebbe aiutare a salvaguardare gli ecosistemi marini e supportare economicamente il settore della pesca.
Lo riporta Coldiretti.it