Nicola Valletta, 37 anni originario di Foggia, ha optato per il processo abbreviato. La stessa scelta potrebbe essere effettuata da Andrea Gaeta, 52enne proveniente da Orta Nova.
Entrambi sono stati arrestati lo scorso 3 giugno e sono accusati del tentato omicidio di Ciro Stanchi e di Alessio Di Bari, suo cognato. Questi due individui sono sfuggiti alla morte il pomeriggio del 30 settembre 2020 in viale Europa.
Lo riporta La Gazzetta del Mezzogiorno.
Secondo l’accusa, l’agguato mafioso è stato orchestrato dal clan Moretti/Pellegrino/Lanza, al quale si ritiene siano legati Valletta e Gaeta, con l’obiettivo di vendicare l’omicidio di Rodolfo Bruno, un cassiere del gruppo, avvenuto il 15 novembre 2018 in un bar sulla circumvallazione di Foggia per mano di tre killer ancora sconosciuti. Valletta è il cugino di Pasquale Moretti, figlio di Rocco, un noto boss della “Società”, con il padre al comando dell’omonima batteria della “Società foggiana”.
Per miracolo, Stanchi e Di Bari sono sopravvissuti. Secondo la Direzione distrettuale antimafia di Bari e la squadra mobile della Questura di Foggia, Stanchi era il bersaglio dei sicari perché si credeva fosse affiliato al clan rivale Sinesi/Francavilla. È attualmente sotto processo per mafia nel caso “Decimabis”.
Stanchi era a bordo di una “Fiat Panda” guidata da Di Bari quando due sicari su uno scooter li hanno affiancati e inseguiti, sparando tre colpi di pistola calibro 9×21 che hanno colpito il lunotto dell’auto ma non gli occupanti. Valletta è accusato di essere il tiratore, mentre a Gaeta viene imputata una complicità morale nell’agguato.
Entrambi sono accusati di porto illegale di armi e duplice tentato omicidio aggravato dalla connessione con la mafia, a causa del metodo utilizzato e del presunto coinvolgimento con la “Società foggiana”.
Lo riporta La Gazzetta del Mezzogiorno.
