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Operatori Sert Foggia: “prevenzione mediante i Piani sociali di Zona”

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
1 Dicembre 2011
Psicologia //

Un quantitativo di droga sequestrata (ST)
Foggia – E’ in corso di svolgimento a Foggia nella giornata odierna il Convegno regionale sulla integrazione e le buone prassi nei servizi pubblici e privati per le dipendenze .

“Di droga e di dipendenze si parla quasi quotidianamente nella cronaca nera, la dimensione quantitativa e qualitativa del fenomeno è vastissima, ma raramente ci si chiede con quale forza ed efficacia vengano esercitate le azioni di contrasto in materia”, dicono in una nota il dr. Mammana direttore del Sert di Foggia e Presidente dell’Associazione italiana per la cura delle dipendenze patologiche e la dott.ssa Lucia Montemurro Presidente del Coordinamento regionale degli enti ausiliari (le comunità terapeutiche).

“Purtroppo nella Regione Puglia Sert e comunità terapeutiche ,rimedi quasi esclusivi in questa materia, sono la cenerentola dei servizi sanitari delle Asl pugliesi. I dati lo dimostrano. Le piante organiche dei Sert sono del tutto incerte e non dispongono di personale amministrativo .I professionisti dei Sert invecchiano, vanno in pensione e non vengono sostituiti ,la loro organizzazione interna non dispone di unità operative specializzate per le varie forme (alcol,droghe illegali,gioco d’azzardo ecc) e per le varie fasi e modalità espressive della dipendenza (prevenzione, riabilitazione,compresenza di problemi psichiatrici, disintossicazione ecc). Le comunità terapeutiche dovrebbero essere anch’esse specializzate secondo un accordo tra Stato e Regioni del 1999 (il secolo scorso!) ma in Puglia non c’è il minimo recepimento di queste norme e le stesse comunità rischiano di essere strozzate dalla insolvenza dei pagamenti”.

“La prevenzione ha bisogno di azioni di contrasto capillari sul territorio da realizzare con i piani sociali di zona nei luoghi frequentati dai giovani (scuole,discoteche,piazze ecc) in luoghi di trattamento precoce dei minori e dei giovani a rischio o con modi di inclusione nel lavoro che coinvolgano i sindacati e le organizzazioni datoriali (Assindustria,Confcommercio ecc). Sembrerà un paradosso ma i soldi per questi interventi sia pure in misura modesta, sono disponibili ed in gran parte non utilizzati”. “La Regione che coordina la materia attraverso l’ Assessorato alla Sanità ,dopo anni di silenzio, ha nominato un comitato tecnico scientifico di supporto lasciando fuori le società scientifiche più specializzate e libere da condizionamenti politico ideologici. Cosi le indicazioni che verranno saranno scarsamente operative e condizionate da vincoli di “dipendenza “dall’apparato politico istituzionale. Occuparsi di questo campo non è inutile .Gli operatori fanno del loro meglio per ottenere risultati positivi in questo difficile campo ed il convegno di Foggia ne è una delle prove .L’auspicio comune di Acudipa e Crea è che politici e gli amministratori si diano la sveglia rafforzando ogni azione di contrasto perché dove l’azione di contrasto si rivela debole ed inefficace, come a Foggia ed in Puglia, le droghe divengono strumento di commercio e di lavoro illegale di intere aree urbane e la vita di tutti peggiora”.


Redazione Stato

1 commenti su "Operatori Sert Foggia: “prevenzione mediante i Piani sociali di Zona”"

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