(StatoQuotidiano, ore 13:15). Manfredonia, 01 dicembre 2020. “Quando si svolgerà l’assemblea saranno note le motivazioni delle dimissioni e le scelte della Commissione. Posso dire che è stata una scelta strategica, inerente a cosa non lo so, lo scopriremo solo vivendo. Una scelta in danno dell’azienda e di Manfredonia”. Così a StatoQuotidiano il già Amministratore Unico dell’ASE SpA, Francesco Barbone, che lo scorso 26 novembre 2020 ha rassegnato le dimissioni dal proprio incarico, convocando un’assemblea aziendale per il 4 dicembre, in prima seduta, con probabile svolgimento l’11 dicembre in seconda seduta.
“Naturalmente farò pervenire le motivazioni a tutti, depositandole ufficialmente con l’insediamento dell’assemblea. Presenterò una relazione evidenziando le modalità con le quali l’azienda è stata portata avanti in questi anni. Passi avanti in tutto, con un utile che sfiora i 600.000 euro, e un valore complessivo dell’azienda che è cresciuto. L’ASE SpA, nel modo in cui l’ho portata avanti, con tutti i dipendenti, è un fiore all’occhiello della città: servizi ineccepibili, con tutto quello che ne deriva, abbiamo sempre risposto a qualsiasi cosa, entro le 24 ore”.
Si ricorda che Francesco Barbone ha svolto il suo incarico da Amministratore unico per 2 anni, dal 1° ottobre 2018 al 26 novembre 2020.
“La Commissione straordinaria del Comune di Manfredonia (che ha indirettamente spinto Barbone alle dimissioni,ndr)? Abbiamo punti di vista differenti sulle prerogative dell’Amministrative unico e sulle prerogative della proprietà. Come A.U., devo svolgere un”attività ordinaria e straordinaria, e non quello che dice la Commissione secondo le loro indicazioni. Devo arrivare a indirizzi e obiettivi, devo rispettare un piano strategico, un piano industriale, devo dimostrare di essere in linea e oltre le aspettative comunicative, devo essere in linea e oltre rispetto a quanto stabilito nel programma dell’ordine dei servizi”.
“Mi sono procurato due pareri legali pro veritate (“per la verità”) documentati, che hanno stabilito come l’Amministratore Unico di una SpA deve poter svolgere regolarmente e totalmente le funzioni competenti. La Commissione voleva impedire lo svolgimento di queste funzioni creando disservizi di ogni genere. Ho cercato di far capire loro che l’ASE è un’azienda dinamica, ha responsabilità giornaliera, e che non poteva essere gestita attraverso una burocrazia selvaggia. Loro sono burocrati, ma per l’ASE serve velocità di azione, attività secondo indirizzi e obiettivi emanati dalla proprietà dai soci in determinate circostanze, progetti industriali, piani industriali, contratti, piani di servizio. La legge mi impone di relazionare su quello che si svolge in azienda, la proprietà solo in questo caso può intervenire, se determinate situazioni non sono coese ma negative per lo sviluppo aziendale”.
A cura di Giuseppe de Filippo – g.defilippo@statoquotidiano.it
Le prerogative e le responsabilità di un Amministratore di S.p.A. rientrano nell’ambito del Diritto Civile, quindi società privata, pur avendo partecipazione pubblica. Gli organismi di emanazione pubblica sono, anzi, devono essere regolamentate dall’Organo pubblico deliberante che ne individua limiti, responsabilità e adempimenti. I rapporti si complicano quando la società privata deve sottostare e attendere il finanziamento del pubblico, dovendo rispettare e attendere gli adempimenti burocratici dell’Ente pubblico.
Barbone Francesco uno dei fautori dello sbando e scioglimento del Comune di Manfredonia
“Una scelta in danno dell’azienda e di Manfredonia”
E sì perché con te alla guida dell’ASE, caro “Birbone”, la città ha prosperato, vero? 😂🤦♂️
Come dice Checco Zalone in “Sole A Catinelle”: “Umiltà, bambino, umiltà.” 🤣
“Un fiore all’occhiello per la città” cosparsa d’immondizia che producono betulle e orchidee perfino nelle adiacenze di scuole e ospedale. Un biglietto da visita che tutti i comuni pugliesi ci invidiano.
Ma chi suggerisce tutto ciò alla commissione dei tre tre? Occhio ai professori o professionisti che dir si voglia.