(statoquotidiano, ore 22:05). Manfredonia, 01 dicembre 2020. Una lite “tra adulti”. Un bambino “inseguito in casa”. “Un colpo con un coltello da cucina all’addome”. Un colpo “inferto da un bimbo di 7 anni, figlio della compagna dell’uomo”. E’ questa, come dichiarato a StatoQuotidiano dall’avvocato Angelo Salvemini, la ricostruzione di quanto avvenuto ieri pomeriggio in un casolare a Macchia Rotonda (località del Comune di Manfredonia), con successivo decesso ai Riuniti di Mario Renzulli, classe 1982 di Foggia, dopo il trasporto d’urgenza. Si tratterebbe della versione resa dalla compagna del Renzulli in sede di interrogatorio («Mio figlio si è messo in mezzo mentre litigavamo e si è difeso con un coltello», riporta La Stampa, con inquirenti perplessi e che cercano ulteriori riscontri).
La donna non è indagata. Il bimbo di 7 anni, che avrebbe inferto la coltellata, non è imputabile, e si sarebbe ferito alla bocca e per questo è stato trasportato per accertamenti in ospedale.
L’avvocato Salvemini assiste legalmente la compagna dell’uomo, la donna con la quale Renzulli ha avuto ieri pomeriggio il litigio, nel podere di campagna dove i due adulti vivevano con “il figlio della donna e altri due bambini” (nati dalla “relazione tra la donna e il Renzulli”, come riporta l’Ansa).
Le indagini sono condotte dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Foggia. Ieri sul luogo dei fatti sono intervenuti i carabinieri del Comando Compagnia di Manfredonia.
Nel pomeriggio c’è stato l’ascolto dei bambini, assistiti da un avvocato d’ufficio e con l’assistenza di uno psicologo. I minori avrebbero confermato la versione della madre, come sopra riportata. Seguono aggiornamenti.
A cura di Giuseppe de Filippo – g.defilippo@statoquotidiano.it