FOGGIA, 02/01/2023 – La Croazia entra oggi nell’area dell’euro e adotta la moneta unica dieci anni dopo l’ingresso nell’Unione europea, avvenuto il primo gennaio 2013 con l’impegno da subito di guardare alla valuta dell’Unione. Si tratta del ventesimo Paese dell’Ue ad aderire all’euro, dopo Lituania (2015), Lettonia (2014) ed Estonia (2011).
“La Croazia ha lavorato duro per diventare il ventesimo membro dell’area euro, e ci è riuscita. E’ la dimostrazione che l’euro è una valuta attraente che porta stabilità ai suoi membri”, ha detto la presidente della Bce Christine Lagarde. Plaude anche la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, giunta al confine croato-sloveno, al valico di Bregana, per celebrare l’avvenimento: “L’anno nuovo è un momento di nuovi inizi, e oggi non c’è posto migliore in Europa per celebrarlo, come giorno di festa e di orgoglio per i croati, ma anche per tutti i cittadini dell’Europa”, ha detto. “Da oggi qui si passa senza controlli, e da oggi i croati hanno come loro moneta l’euro, la seconda valuta mondiale che rende noi europei più forti nel mondo, l’euro è uno dei nostri più grandi successi”, ha aggiunto.
Ad accogliere Von der Leyen c’erano il premier croato Andrej Plenković e la nuova presidente della Slovenia Nataša Pirc Musar, per la quale questa è anche la prima visita all’estero dopo l’insediamento il 23 dicembre scorso. “Abbiamo raggiunto i nostri obiettivi meritatamente, convinti che l’euro e Schengen saranno vantaggiosi per i cittadini croati e per la nostra economia”, ha detto Plenković, ringraziando von der Leyen di aver deciso di passare la prima giornata dell’anno a Zagabria dove le delegazioni si sono dirette dopo la breve cerimonia al confine.
“Oggi la Croazia entra nello spazio Schengen e nell’Eurozona. Un risultato importante per il progetto europeo e per il popolo croato, a cui faccio i miei migliori auguri. Spero che presto altri Paesi raggiungano lo stesso obiettivo, a beneficio di tutta l’Ue”, afferma su twitter il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
L’iter era stato avviato dal governo croato nell’ottobre del 2017, con la richiesta di ingresso nel meccanismo di cambio europeo, presupposto per l’adozione dell’euro. Già all’epoca l’obiettivo era stato collegato a quello dell’ingresso nella zona Schengen, raggiunto in contemporanea: il Consiglio dell’Ue ha infatti dato il via libera il 9 dicembre all’ingresso di Zagabria nello spazio di libero scambio, che raggiunge ora 27 Paesi (23 Ue più Islanda, Norvegia, Svizzera e Liechtenstein). (ansa)