L’uomo, nell’arco di un mese, si era reso responsabile di innumerevoli episodi intollerabili: cospargeva di carta il portone e le scale di accesso agli appartamenti, distruggeva volantini diretti ai condomini, gettava dal balcone olio ed avanzi di cibo, sporcava le loro autovetture con l’immondizia, rivolgeva, soprattutto nei confronti delle donne, frasi pesantemente ingiuriose che offendevano l’onore e la reputazione, nonchè minacce di morte dirette ai vari condomini, sino a porre in essere atti osceni che lo vedevano protagonista di nudismo e di mimica sgradevole, incurante della circostanza che lo stabile era frequentato anche da bambini.
Tali aggressioni, divenute frequenti ed intollerabili, avevano indotto le vittime a richiedere spesso l’intervento delle forze dell’ordine e soprattutto, a modificare radicalmente le proprie abitudini, costretti a rintanarsi nelle rispettive abitazioni e ad uscirne soltanto quando il 50enne era fuori di casa, perché certi di non incontrarlo, ovvero rinunciando ad ospitare parenti ed amici onde evitare che potessero divenire bersaglio di simili aggressioni.
Redazione Stato