(STATOQUOTIDIANO, ore 20). Gargano, 02 marzo 2021. Era stato ricoverato per Covid- 19, presso il reparto di terapia intensiva dell’Ospedale Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo. Il 42 enne, di Peschici, sposato e padre di due bambini, non ce l’ha fatta ed è deceduto lo scorso 24 febbraio dopo 15 giorni di ricovero.
L’uomo, che per diversi giorni è stato in coma, negli ultimi giorni si era risvegliato.
La notizia rassicurante per la famiglia è stata in breve tempo stroncata successivamente dalla telefonata da parte del personale dipendente dell’ospedale, che ha comunicato alla moglie il decesso del marito, a seguito di una forte crisi respiratoria con conseguente arresto cardiaco.
Ora la moglie del deceduto, tramite il legale Giuseppe Falcone, ha sporto denuncia contro i sanitari dell’Ospedale Casa Sollievo. “I sanitari dell’ospedale, negli ultimi giorni, mi hanno riferito che le condizioni di mio marito, ricoverato per Covid-19 presso il reparto di terapia intensiva, erano migliorate e che dovevo stare tranquilla” ha riferito nella denuncia la donna che chiede inoltre che “vengano disposti accertamenti tecnici, per valutare se gli ambienti, le apparecchiature e le strumentazioni erano a norma anti-Covid-19“.
Sul caso ora indagherà la Procura della Repubblica di Foggia. Al momento 14 persone sarebbero state iscritte nel registro degli indagati.
Articolo di Valerio Agricola, Foggia 02 marzo 2021.
Giustizia sia fatta. Per il povero malcapitato la sua famiglie e per i deceduti in passato. Dove ho perso prima mio cugino Michele e successivamente mia madre. Trovata da me e mio fratello in condizioni a dir poco disumane.
E per evitare quelli futuri. La Provincia di Foggia registra troppi decessi. Qualcosa non funziona. Forse l’abbandono da parte del personale oppure per incompetenza… Certo che i decessi, in questa fase, in percentuale alla popolazione e ai positivi sono fra i più alti d’Italia.
Da come ci è stato raccontato, veramente stavano degli asini, perché i medici lo sanno dopo il risveglio del coma c’è una procedura ben mirata e moritora, non vogliono fare il professore. Ma ogni uno si deve prendere la responsabilità, ma inderessa poco tanto il povero Matteo tutyo questo non lo riporta nessuno in vita,