Foggia, 02/03/2021 – “Fallaye Dabo era un bracciante di 28 anni nato in Mali. In preda alla disperazione si è suicidato, oggi, nelle campagne del Foggiano.
Lo sfruttamento, la sofferenza e la disperazione spinge le persone dimenticate a commettere queste azioni irreparabili. Siamo complici delle loro morti perché indifferenti al loro dolore.
Storie che meritano poche righe sui giornali, presto dimenticate. Nessuno slogan per gli uccisi made in Italy. Invisibili in vita e invisibili dopo la morte. Che la tua anima possa riposare in pace”.
Soumaila Diawara
Il silenzio uccide e non vogliamo capirlo.