“La riforma del Senato e il superamento del bicameralismo perfetto è ormai improrogabile. Tuttavia non si può pensare che il Senato debba essere formato da soggetti nominati dagli Enti, ma deve essere rappresentativo dei vari territori e quindi composto da eletti”, prosegue Lanzilotta. “Il tema del cambiamento non può essere ridotto ad una riforma che miri alla cancellazione di un ramo del parlamento. La riforma del Titolo V deve fornire certezze anche sulle competenze e sulla titolarità delle materie. Sosteniamo l’ordine del giorno – conclude Lanzilotta – perché riteniamo che debba essere restituita al cittadino la centralità che merita”.
Redazione Stato