La lente di ingrandimento posta dal Viminale sul Consiglio comunale di Bari alla luce delle recenti risultanze, é in costante sviluppo.
Dopo la notizia dell’istituzione di una commissione di accesso agli atti al Comune di Bari l’opinione pubblica si è divisa tra garantisti e censori.
Ma spontanea sorge una questione dirimente. Non sarebbe forse il caso che il Partito Democratico faccia una riflessione circa i rapporti, le alleanze politiche e gli ingressi entro la compagine? E’ quanto ha affermato Marco Travaglio nell’edizione di quest’oggi del Fatto.
Sentito da StatoQuotidiano il coordinatore provinciale del PD e Sindaco di Monte Sant’Angelo, Pierpaolo D’Arienzo sostiene di tenere costantemente aggiornata la situazione.
“Stiamo seguendo anche noi con molta attenzione le vicende del capoluogo regionale”, afferma a SQ D’Arienzo.
“Le primarie sono sempre un modello di democrazia e partecipazione alla vita politica della comunità. Noi non ci chiudiamo in una stanza a Roma per decidere chi deve rappresentare i cittadini, noi andiamo nelle piazze, allestiamo i gazebo, tra la gente, ogni giorno. Siamo talmente democratici che facciamo votare anche chi non è nostro tesserato e questo per molti potrebbe rappresentare un ostacolo, invece è una grande prospettiva di inclusione, di apertura, di condivisione. Il Partito sta gestendo molto bene questa fase complicata, sia il coordinatore comunale che quello regionale stanno tendendo le fila in modo egregio”.
Infine, l’auspicio: “Non ci resta che aspettare l’esito delle primarie per poi, tutti insieme, uniti più di prima, affrontare elezioni con lo spirito giusto, con un unico obiettivo: sconfiggere la destra e dare continuità ad un progetto che da 20 anni ha reso Bari una grande città del Sud”.