Bari – La Procura di Bari ha scoperto un nuovo filone dell’inchiesta riguardante la truffa di oltre un milione di euro per false residenze in Italia di 511 cittadini romeni, per ottenere il reddito di cittadinanza.
Il gip del Tribunale di Bari ha deciso di sequestrare preventivamente 465.000 euro a un tabaccaio di Bari, indagato per ‘riciclaggio’.
L’accusa sostiene che l’uomo abbia permesso a 307 cittadini romeni coinvolti nell’inchiesta di monetizzare le somme indebitamente percepite dall’INPS attraverso operazioni finanziarie fraudolente connesse ad acquisti simulati, ostacolando l’identificazione del profitto illecito.
Le indagini sono state condotte dalla Guardia di Finanza. Nel corso dell’inchiesta del 2021, la Procura di Bari aveva accertato che gli indagati avevano richiesto il codice fiscale per poter presentare la dichiarazione sostitutiva unica e ricevere l’attestazione ISEE, necessaria per richiedere il sussidio.
Inoltre, durante le indagini era stato individuato un dipendente di un Caf a Bari che aveva presentato la maggior parte delle domande per l’ottenimento del reddito di cittadinanza. (ANSA)