Interrogatorio investigativo davanti ai pubblici ministeri e udienza dinanzi al Tribunale del Riesame di Bari oggi per Enzo Pisicchio, agli arresti domiciliari dal 10 aprile scorso per concorso in corruzione, turbativa d’asta ed emissione di fatture per operazione inesistenti.
Assieme a lui fu arrestato anche il fratello Alfonsino, ex assessore della Regione Puglia.
Stamani, dinanzi al Riesame, i difensori Francesco Paolo Sisto (omonimo del viceministro della Giustizia) e Vito Mormando, hanno chiesto ai giudici l’annullamento della misura cautelare per mancanza dell’esigenza cautelare del pericolo di reiterazione del reato sia perché i fatti risalgono ad oltre quattro anni fa sia perché oggi Enzo Pisicchio non ricopre più alcun incarico politico e non ha rapporti con la Pubblica amministrazione.
Nel pomeriggio Enzo Pisicchio è stato interrogato, su sua richiesta, dai pm inquirenti, Claudio Pinto e Savina Toscani. Ai magistrati la difesa – a quanto viene riferito – ha fornito la pripria versione sui fatti e ha chiesto di riqualificare i reati contestati ipotizzando fattispecie meno gravi, a cominciare dalla corruzione.
Lo riporta l’ANSA.