Bari. Negli scorsi mesi il direttore generale della ASL di Bari Vito Montanaro aveva affermato che l’ospedale di Putignano sarebbe stato declassato da struttura complessa ed in sostanza smantellato di molti reparti, a seguito dell’apertura del nuovo ospedale di Monopoli-Fasano. Dopo un sopralluogo presso la struttura putignanese interviene il consigliere M5S Mario Conca. “L’ospedale che si vorrebbe costruire tra Monopoli e Fasano servirebbe un bacino d’utenza ben diverso che è rappresentato dai comuni della litoranea che costeggia la SS16. – dichiara Conca – . È un errore sovrapporre i due territori ed anzi a nostro avviso i due ospedali sarebbero perfettamente complementari. Ho visitato la struttura e mi è sembrato un ospedale in buonissime condizioni, soprattutto se rapportato ad altri del territorio, con un’intera area costruita nel 2011 e per la quale sono stati spesi oltre 30 milioni di euro e la vecchia, risalente al 1968, in condizioni più che dignitose. I numerosi reparti ancora ospitati, i circa 24mila accessi annui, gli oltre 5000 interventi chirurgici, i quasi 1000 parti (dati riferiti al 2014) ci dicono che l’ospedale è assolutamente in vita e centro imprescindibile per tutto il territorio del sudest barese.”
Secondo il consigliere 5 stelle, anche considerando i collegamenti con il territorio, Putignano è snodo centrale essendo proprio la città che congiunge le due linee delle ferrovie Sud Est e invece arrivare a Monopoli sarebbe ben più problematico per quei cittadini che, da Putignano, ma anche da Noci, Turi, Alberobello, Conversano, Gioia e così via attualmente si rivolgono a Putignano e che per farlo sarebbero costretti ad utilizzare un mezzo privato. “A differenza di molte strutture che sono allocate nei centri abitati – prosegue Conca – quella di Putignano potrebbe potenzialmente contare su un’area attigua di oltre 2 ettari che il comune ha già individuato come area parcheggio. Invito perciò Montanaro a visitare la struttura prima di operare per un suo smantellamento. Inoltre nelle prossime settimane cercherò di capire che fine abbiano fatto i 750 mila euro stanziati da fondi FESR e destinati al riammodernamento del centro trasfusionale – che raccoglie oltre 4000 donazione annue che fanno del centro putignanese uno dei più virtuosi del territorio – continui ad essere punto di riferimento per il circondario.”
Redazione Stato Quotidiano