Foggia, 2 ottobre 2023. Fa molta rabbia che venga Piero Armenti a Foggia, per girare un video turistico della città, e s’imbatta in una delle peggiori consuetudini, quella dei parcheggiatori abusivi alla scadenza dell’orario per il parcheggio Ataf. Lo sanno tutti, lo vedono tutti, ma nulla cambia.
Dal racconto di Armenti e dal tentativo di derubare il cellulare di suo padre, emerge anche un’altra caratteristica del foggiano che spilla soldi.
Ti guarda in faccia, presta attenzione al tuo accento, vede quale macchina hai e fa il furbo. Insomma, è come se, chi arriva, fosse entrato in una specie di mondo a parte dove vige una sola regola, il forestiero da turlupinare.
Morale della favola. Un imprenditore, un influencer che vive a New York, un famoso e affermato travel blogger con milioni di follower sui social, arriva da noi per immortalare le nostre bellezze, o si trova lungo la strada, e cosa sintetizza? Il video del parcheggiatore “abusivo”, con sparizione del cellulare e ciò che ha raccontato delle successive “contrattazioni” per riaverlo.
Tanti i commenti indignati, ci mancherebbe, ma anche qualcuno con la faccia tosta di dire: “Non si fosse trattato di Foggia, magari nemmeno ne avresti parlato”.
Una sorta di vittimismo retroattivo unito alla cecità rispetto a quello che capita, e si vede. Come se Armenti avesse un teorema da dimostrare nel vasto mondo che percorre.
Suo padre non vuole più tornarci, “non ne vale la pena”, ha detto. Lui, però, aggiunge di avere molti amici a Foggia, “persone perbene che detestano i delinquenti, ma i singoli casi come questo fanno cadere le braccia”. Come dargli torto? Ricordiamo qualche episodio precedente e, in qualche modo parallelo. o fa troppo male? Sì, lo facciamo.
Luglio 2022. Al protagonista di “Dante in bici”, l’attore Giorgio Battistella, che con il mezzo ha girato tutta l’Italia, rubano la bici appena arrivato a Foggia. Gliel’hanno ricomprata gli stessi foggiani poco dopo con una raccolta fondi.
Al cantante Antonino, foggiano, al Pride di Foggia, giugno 2023, hanno rubato il cellulare. Come si è difeso il “popolo dei social”, come si dice? “E chi ti ha detto che erano foggiani?”. Lui non lo ho mai affermato, né ha fatto di tutta l’erba un fascio.
Lo stesso dice Armenti circa la volontà di non generalizzare, ma lui il parcheggiatore abusivo ce l’aveva di fronte.
La sicurezza è una delle mission dei candidati sindaci in questo tempo di campagna elettorale per le comunali, noi pensiamo che ci occorrerebbe uno “sceriffo”. Inoltre, di fronte a una città allo sbando, con scarsi controlli da parte di chi dovrebbe farlo di mestiere, c’è poco da stare allegri e sperare nel futuro. Ci dispiace per la nostra amata città.