Foggia, agguato al Rione Candelaro: morto il pregiudicato Speranza
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Foggia – A tre giorni dall’inizio del nuovo anno, la Capitanata registra già il suo primo decesso per un attentato a sfondo malavitoso: il 29enne pregiudicato foggiano e sorvegliato speciale, Giuseppe Speranza, ferito nel pomeriggio di sabato 2 gennaio nel Rione Candelaro di Foggia, vicino alla Parrocchia del Sacro Cuore, è morto stamane agli Ospedali Riuniti di Foggi, a seguito dei colpi ricevuti all’addome da una pistola calibro 9 . Secondo gli accertamenti riscontrati dalla Squadra mobile di Foggia, uno sconosciuto avrebbe sparato quattro colpi di pistola contro Speranza, che sarebbe però stato colpito solo da un proiettile, entrato nell’addome e fuoriuscito dalla schiena. Dopo l’attentato, probabilmente compiuto a bordo di uno scooter, Speranza si è accasciato al suolo ed è stato soccorso dal cognato, che avrebbe in seguito avvertito il 118. Il movente non sembra essere quello della malavita organizzata, ma potrebbe essere legato ai precedenti di Speranza, coinvolto nell’operazione “Varenne” del 2003 (rivolta ad una banda che organizzava furti d’auto e chiedeva il “cavalo di ritorno”) ed accusato di spaccio di droga e furto (fonte: IlGrecale). L’uomo è stato soggetto di recente alla disciplina della normativa Daspo, dunque limitato nell’accesso agli stadi italiani. Clima di pura omertà, nel centro di Foggia: nonostante l’ora e il luogo in cui è avvenuto l’agguato, non c’è stato un solo passante, o presente del posto, ad aver comunicato delle ulteriori notizie utili per rintracciare od identificare gli uomini, o l’uomo, che hanno sparato al pregiudicato foggiano.
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