Bari – «Pur condividendo gli sforzi che il Governo fa per quanto riguarda le riforme strutturali, credo che ci sono momenti in cui bisogna dare semplicemente risposte alla propria coscienza, ai problemi di un territorio particolare. Il decreto che è stato approvato sullo sviluppo di Taranto e sull’Ilva lascia sul campo i problemi della città e dei suoi cittadini». Lo afferma il deputato pugliese Lello Di Gioia che ha espresso in Aula il voto contrario al decreto, in dissenso dal gruppo (Misto – Psi).
«Troppo esigua la spesa di 0,5 milioni di euro per l’anno 2015 e 4,5 milioni per il 2016, per potenziare cure e prevenzione in una città dove malattie oncologiche, cardiovascolari, autismo, sono in continua crescita. Il testo, inoltre, prevede la non punibilità del Commissario straordinario e dei soggetti delegati all’attuazione delle misure ambientali. Chi dovrebbe allora risponderne? Mi sento vicino alla cittadinanza tarantina e ho detto no a questo decreto che forse salva l’Ilva ma non tutela i cittadini e la salute pubblica. Credo che ci sia bisogno di ben altro per Taranto, occorre dare risposte ad una realtà che è attraversata da difficoltà, in virtù dello Stato che non si è interessato ai problemi di quell’area e dei cittadini», conclude Di Gioia.
Redazione Stato