Semantica del P.U.G.: le occupazioni improprie lungo la Riviera

Comunicazione come possibilità d’informazione anche sull’edilizia del territorio – Dalle tavole del P.U.G. di Manfredonia una tipologia morfologica per le nuove costruzioni adibite a case e strutture ricettive – lungo la Riviera – protesa all’occupazione della fascia a mare della strada statale delle Saline riducendo il litorale sabbioso– Le soluzioni

L’IMPORTANZA DI COMUNICARE – LA capacità d’informazione è di importanza fondamentale. Oggi più di ieri è importante reperire informazioni prima di eseguire qualsiasi attività. La capacità di essere informati sulla produzione ad esempio di nuovi materiali in edilizia, per essere più competitivi, su quale ufficio svolge determinate attività per non perdersi nei meandri della burocrazia o capire a quale canale d’informazione riferirsi per reperire fondi comunitari: l’informazione dunque come il fulcro su cui si basa ogni passaggio vitale dell’essere umano per operare in qualunque e qualsiasi attività. Altra dimostrazione – nell’ottica della necessità dell’informazione – conoscere dei dati eppure averli perse o per qualche ragione non reperiti o non tenuti nella dovuta considerazione. (“L’informazione non è tanto ciò che viene detto, ma ciò che può essere detto. L’informazione è la misura di una possibilità di scelta nella selezione di un messaggio” Umberto Eco, La struttura assente, Tascabili Bompiani ed. VII 1991, pag 25).

La comunicazione può avvenire anche non verbalmente: la semiotica, branca della filosofia sviluppatasi nell’ultimo secolo, studia tutti prodotti dell’attività umana secondo l’ottica della comunicazione e in particolare della comunicazione non verbale. La comunicazione ha luogo tramite messaggi, che possono essere visivi, vedi i segnali di stop dei cartelli stradali, ma anche attraverso manufatti il cui scopo non è soltanto quello di trasmettere un messaggio, ma di soddisfare una data funzione. La finestra di un palazzo assolve alla sua funzione, far penetrare la luce, ma comunica/informa anche altro: se sbarrata è una prigione, se ornata da colonne e capitelli dichiara la condizione sociale dell’occupante.

PUG E IMPORTANZA DELLA COMUNICAZIONE – La recente pubblicazione delle tavole di studio del P.U.G. (Piano Urbanistico Generale) sul sito ufficiale del Comune di Manfredonia ha permesso di apprendere una serie di utili informazioni per il territorio locale. Il P.U.G. è lo strumento urbanistico che ha sostituito il P.R.G. (Piano Regolatore Comunale) con il rinnovamento della pianificazione urbanistica disciplinata dalla L.R. 20 del 27/07/2001. Le tavole urbanistiche del P.U.G. sono chiare graficamente e ricche di informazioni, con lavoro svolto di livello qualitativo e tecnicamente ben fatto. Il quadro conoscitivo, ossia la capacità di informazione, da cui si può beneficiare a queste tavole è elevata. Va ricordato ( come anticipato su www.statoquotidiano.it) come la Giunta regionale – lo scorso 16 febbraio – ha stabilito la concessione per la proroga di un anno, decorrente dalla data del 15 dicembre 2010, per la presentazione degli atti, regolarmente adottati, relativi alla redazione del Piano urbanistico del Comune di Manfredonia. La proroga è stata stabilita con una recente delibera di giunta regionale (31.01.2010). Al Comune di Manfredonia è stata assegnato il contributo di euro 22.000 per la redazione del PUG. La medesima deliberazione di Giunta Regionale assegnava un anno di tempo per la presentazione, all’Assessorato all’Assetto del Territorio, Servizio Urbanistica, della deliberazione comunale di adozione degli atti urbanistici di che trattasi – ai sensi dell’art.2 della citata l.r.31/74 – a decorrere dalla data di comunicazione dell’avvenuta ammissione a contributo. La comunicazioni dell’ammissione al beneficio veniva trasmessa al Comune di Manfredonia con nota n. 14768 del 15.12.09, di conseguenza la scadenza di cui innanzi si è verificata il 15.12.2010.

PUG E TRASFORMAZIONI NEL TERRITORIO: LE INONDAZIONI LUNGO LA RIVIERA – Le trasformazioni avvenute del territorio di Manfredonia sintetizzate in un unico colpo d’occhio sulla carte tematiche del piano urbanistico generale permettono una visione completa dei sistemi insediativi collegati alle infrastrutture e all’ambiente circostante, traendo informazioni utili per attuare una programmazione futura e una riflessione sullo stato attuale. Ad esempio la tavola Q14.5 dal titolo “Forme insediative: i recinti dei Sciali” giustifica le recenti inondazioni, sempre più frequenti, nella fascia di terra tra la strada delle Saline e il mare nell’area nota come Sciali. Il sistema insediativo sino al 1957 in questa zona era costituito da esempi abitativi puntuali. Ciò vuol dire che le abitazioni, poco più dei ricoveri, erano intervallate da strisce di terra intervallate da canali d’acqua così da permettere il defluire a mare di possibili inondazioni. Si garantiva in questo modo una permeabilità non solo ecologica ma anche visiva in rapporto al mare. Dal 1970 in poi vengono realizzati diversi villaggi turistici grazie al programma di Fabbricazione, con esempi di costruzione anche molto vasti (per sviluppi e informazioni su inondazioni nel marzo 2010 lungo la fascia litoranea Manfredonia-Zapponeta, per le ripercussioni sulle colture dell’area, per i fondi stanziati per i precedenti allagamenti, per gli studi di fattibilità con soldi stanziati per il Comune di Manfredonia, per lo stato di calamità chiesto dalla Regione vedi focus su www.statoquotidiano.it)

RIDOTTO, PER L’OCCUPAZIONE DELLA FASCIA A MARE, IL LITORALE SABBIOSO DELLA COSTA LUNGO LA STATALE – Dalla tavola del P.U.G. si evince come la tipologia morfologica adottata per queste nuove costruzioni adibite a case per vacanze estive, servizi ed alberghi, sia stata quella di occupare il più possibile la fascia a mare della strada statale delle Saline, attuale strada provinciale 141 in rifacimento, riducendo notevolmente il litorale sabbioso della costa; tipologia che si tramuta in forma di recinto. In questo modo è denominato nella tavola dei Quadri interpretativi del P.U.G.; un recinto che ha occluso i vecchi canali di sfogo delle acque paludose e che ora non avendo come defluire il mare si riprende come può ciò che l’uomo gli ha tolto. La capacità di informazione in questo caso è venuta a mancare. Lo studio a posteriori de questa parte di territorio comunale permette di riflettere come si sia stato un errore non leggere il territorio, non informarsi sul sistema a pettine creato precedentemente da chi viveva e lavorava agli Sciali i campi. Una comunicazione non verbale, come un segno stradale di divieto, ma espressamente scritta sul territorio; quella zona era una finestra di luce sul mare con un doppio significato semantico: permeabilità e divieto di recinto.

*(A cura di Francesco Trigiani, architetto di e con studio a Manfredonia)

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