Foggia, 03 aprile 2018. ”Il Consiglio comunale ha messo in mora il sindaco Landella sulla gestione del ciclo dei rifiuti condividendo la mozione con cui si sollecita l’Amministrazione ad elaborare e sottoscrivere il contratto di servizio definitivo con AMIU SpA. 14 consiglieri, infatti, hanno scelto di andare oltre le rispettive appartenenze e di condividere l’unico percorso istituzionale capace di restituire verità e linearità all’ingarbugliata gestione della tassa sui rifiuti”.
Lo riportano in una nota congiunta i consiglieri comunali del Gruppo del Partito Democratico.
”Intanto è bene ribadire che il sindaco ha mentito e mente ai cittadini quando sostiene che la TARI non aumenterà nel 2018: l’incremento di 500.000 euro, che sarà ripartito tra i contri-buenti, è stato certificato e votato con l’approvazione del Piano Economico Finanziario di AMIU. L’ulteriore aumento di 1,5 milioni di euro è stato scongiurato utilizzando fondi destinati ad altri servizi – dalle strade agli asili, dagli impianti sportivi alla aree verdi, ecc – esclusiva-mente a causa dell’incapacità di programmazione dell’Amministrazione comunale.
Nulla di tutto questo sarebbe accaduto se fosse riuscito ad attivare la discarica ‘ex Agecos’ acquistata 3 anni fa e mai attivata. Per questa ragione i rifiuti dei foggiani sono smaltiti a Taranto. Per questa ragione lo smalti-mento costa ai foggiani 2 milioni di euro in più all’anno.
Per questa ragione è necessario elaborare e sottoscrivere un nuovo e definitivo contratto di servizio con AMIU, diverso da quello determinato dalla necessità di superare l’emergenza del 2013 e prorogato per 20 volte in 4 anni. Un piano che migliori la qualità del servizio e la sua efficienza economica, che realizzi la rac-colta e lo smaltimento differenziato, che favorisca investimenti da parte della stessa società e incrementi gli utili.
Quelli che Landella ha deciso di buttare nel calderone della TARI per mascherare il suo fallimento. La mozione sollecita l’Amministrazione comunale a sottoscrivere il nuovo contratto entro e non oltre il 31 luglio, data ultima per l’approvazione dei riequilibri di bilancio, così da poter correggere gli eventuali errori commessi nella seduta del 31 marzo, politicamente condizio-nata dalle dimissioni strumentali del sindaco. La richiesta non è del Partito Democratico. La richiesta è della maggioranza dei consiglieri comunali”.