MANFREDONIA (FOGGIA) – Non si fermano gli studenti del Liceo “Galilei-Moro” di Manfredonia, i quali, dopo aver scritto una lettera aperta alla città per mettere al centro dell’attenzione dei cittadini, delle associazioni e della politica locale, la situazione della casa di riposo “A. Rizzi” che è a rischio chiusura, orq incontrano la città e in particolare gli amministratori locali e regionali per discutere con essi una possibile soluzione. Inoltre, gli studenti hanno chiesto anche di incontrare Padre Franco Moscone, per chiedere il suo sostegno morale.
L’incontro si terrà lunedì 5 giugno alle ore 19.00 presso l’auditorium “C. Serricchio” (Palazzo Celestini). A tale incontro sono stati invitati anche i consiglieri comunali tramite lettere inviata alla Presidente del Consiglio.
I ragazzi ci tengono a sottolineare che tale iniziativa, nata all’interno di un percorso didattico di Educazione civica e di cittadinanza attiva, durato l’intero anno scolastico, ha solo una valenza di natura didattica e, quindi, formativa, quale espressione di una progressiva maturazione della propria coscienza civile. Ricordano pertanto che loro unico obiettivo era, ed è tutt’ora, solo quello di risvegliare la città e sensibilizzarla a tale problema. Non puntano il dito contro nessuno.
Inoltre, fanno sapere che, prima della chiusura della scuola, sono impegnanti in un gesto puramente simbolico, quale quello di raccolta fondi per dare un sostegno economico alla Casa “A. Rizzi”. Sia chiaro – ribadiscono – che si tratta solo di un gesto simbolico, che non ha alcuna pretesa di risanare i conti della Casa. E vorrebbero che anche altri in città, privati cittadini e associazioni, si unissero a loro.
All’incontro, come già ricordato, oltre al vescovo Padre Franco Moscone, sono stati invitati ufficialmente il commissario attuale della Casa, Dott. Forte, i rappresentanti dall’Amministrazione comunale, nella persona del sindaco Ing. G. Rotice e dell’assessora alle politiche sociali, la dott.ssa Pennella, e il consigliere regionale avv. Paolo Campo che conosce bene alcune questioni. La cittadinanza è invitata!
Premesso che va apprezzato l’interesse dei ragazzi e dei professori tutti., in particolare il Prof Illiceto, ma da cittadina molto attenta e informata dei fatti, ci terrei a far notare che in ogni articolo si parla di chiusura quanto in realtà si parla di sospensione per adeguamenti e ristrutturazione. Ora io mi domando ma i ragazzi e il Prof hanno visionato tutta la struttura prima di sventolare la bandiera e fare i palladini della giustizia? Hanno interrogato il commissario della struttura? credo proprio di no . Ebbene io verrò a l’invito fatto e magari le faccio io per voi tutte le domande. A presto🤭🤭🤭🤭
Secondo me questi ragazzi non sanno nemmeno dov’è ubicata la casa di riposo.
Chi vi fa esporre conosce benissimo la situazione e continua a prendervi e farvi prendere in giro.
Sono daccordissima con il signor ARROGANTE è palese che qualcuno gli fa esporre e magari è qualcuno che ne deve trarre i propri interessi. E magari non stanno prendendo in giro solo questi bravi ragazzi ma anche coloro che ci lavorano, regalando loro solo illusioni .
Credo che ciò che dice la signora Rosarita, sia giusto, anche perché, la struttura va rivista e messa nella norma in tutto ciò che prevede la legge.
Spesso a Manfredonia, siamo abituati a fare polemiche senza capire la vera realtà delle cose. Una cosa va detta con sincerità: queste strutture, vanno modificate e ristutturate, ma ciò che diventa essenziale è assumere personale che abbia amore verso gli anziani. Da Anna Rizzi c’è un ottimo personale, ma non ho mai capito, tutto questo movimento di contestazioni chi li ha creati. . Io ci passo tutti i giorni davanti ad Anna Rizzi e vedo contestazioni che sono vicino la struttura da diversi mesi, mi dite il perché se non esiste il problema della chiusura, nessuno ha mai chiarito che il problema non esiste? Forse non era meglio fare molto prima un incontro chiarificatore e informare la cittadinanza quale era il vero problema?
Per favore, queste strutture, non hanno bisogno di supliche per farli rimanere in vita, ma hanno bisogno di persone che credono in queste strutture.