Bari, 03/04/2021 – (repubblica) Giudice arrestato a Bari, va ai domiciliari l’avvocato Chiariello. E’ accusato di corruzione.
Il penalista era stato arrestato il 24 aprile scorso insieme con l’ex gip Giuseppe De Benedictis. E’ anche accusato di reati fiscali e riciclaggio.
E’ stato scarcerato l’avvocato barese Giancarlo Chiariello, arrestato il 24 aprile per corruzione in atti giudiziari insieme all’ex gip di Bari Giuseppe De Benedictis.
La decisione è stata presa dalla giudice Giulia Proto, su istanza degli avvocati Raffaele Quarta e Andrea Sambati. Il penalista è stato posto agli arresti domiciliari.
Chiariello è accusato di avere pagato tangenti a De Benedictis, per ottenere provvedimenti favorevoli nei confronti di alcuni suoi assistiti.
In particolare, nell’ordinanza di custodia cautelare – chiesta dalla Procura di Lecce, al termine delle indagini dei carabinieri di Bari – si ipotizzano quattro episodi di presunta corruzione, relativi alle scarcerazioni di Antonio Ippedico, Danilo Pietro Della Malva di Vieste (Foggia) (oggi collaboratore di giustizia), l’avvocato Michele Pio Gianquitto, 42 anni di Foggia, indagato per trasferimento fraudolento di valori che era stato arrestato a suo tempo su ordine del gip De Benedictis e Roberto Dello Russo, 41 anni di Terlizzi detto “il malandrino”, indagato per narcotraffico nell’ambito di un’inchiesta di cui De Benedictis si era occupato come Gip. Chiariello è indagato anche dalla Procura di Bari per reati fiscali e riciclaggio(repubblica).
Gli altri indagati sono l’ avvocata barese Marianna Casadibari, collaboratrice di studio dell’avvocato Chiariello; l’ appuntato dei Carabinieri Nicola Soriano, in servizio presso la sezione di pg della Procura di Bari; il pregiudicato Antonio Ippedico, 49 anni di Foggia noto esponente della “Società foggiana”, indagato ed arrestato in un’altra inchiesta della Dda di Bari ; l’ avvocato Paolo D’Ambrosio, 51 anni di Foggia, co-difensore insieme a Chiariello del pregiudicato foggiano Ippedico; Matteo Della Malva, zio di Danilo Pietro e Valeria Gala compagna di quest’ultimo.
Lo stralcio di una conversazione intercettata risale al 16 giugno 2020.
A parlare è il pregiudicato Danilo Pietro Della Malva di Vieste (difeso dall’avvocato Chiariello) il quale aveva ottenuto dal gip De Benedictis la scarcerazione, con concessione degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico: “Ho speso trentamila euro e mi sono comprato il giudice a Bari” si legge negli atti. Della Malva era tornato dal carcere di Rebibbia a casa il 24 aprile e una sera, parlando con la moglie sulla veranda, “commentava senza alcuna cripticità il mercimonio per la sua scarcerazione” ricostruiscono gli inquirenti “Dapprima si vantava di essere uscito dal carcere dopo appena tra mesi e, alla reazione ironica della moglie che, ridendo, esordiva con un commento «grazie» come a voler dire «sappiamo bene il perché», Della Malva diceva: «però aspetta, ho speso trentamila euro e mi sono comprato il giudice a Bari”. (ilcorrieredelgiorno)