A cura di Michele Illiceto
Gent.mo Direttore di StatoQuotidiano.it,
Vista la vasta e inaspettata eco che ha avuto il mio articolo dal titolo “Manfredonia. Una città pornografica?”, relativa alla presentazione del libro di Malena, e visti i numerosi commenti, pro e contro, pubblicati sia su questo sito che sui social in questi giorni, desidero ritornare sull’argomento. Però, mi sia concesso di farlo, rispondendo certamente a tutti, ma soprattutto a un commento fatto da Pasqualino, un mio ex alunno che ha avuto la bontà di scrivere e di ricordarei tempi lontani dei miei primi anni di insegnamento. Spero, tuttavia, che rispondendo a lui io riesca a rispondere anche agli altri, nel tentativo e con la mia unica intenzione di dipanare dubbi e allontanare letture poco oggettive.
Caro Pasqualino,
nel leggere il tuo commento intelligente e molto ben documentato, la prima reazione è stato di commozione. Essere ricordato da un ex-alunno nei termini nei quali l’hai fatto tu, credimi vale tutti i sacrifici che questo lavoro di docente a volte richiede, in quanto ti ripaga a distanza per quello che di buono hai seminato.
Come forse ben ricorderai, durante le ore di religione (quando insegnavo questa materia) facevamo più filosofia, psicologia e antropologia che religione, essendo la scuola un luogo laico, e già da allora (ero molto giovane) cominciavo a occuparmi di problematiche adolescenziali e, quindi, anche delal sessualità, di affetti, di amore, di corporeità. E ricordo la vostra famedi conoscenza e la vostra sete di sapere su argomenti di cui quasi nessuno parlava. Ma soprattutto capivo il vostro bisogno di capire quella rivoluzione interiore e fisica che cambia la vita di un bambino in un adolescente che si avvia verso la maturità.
La scoperta della propria identità sessuale e della propria corporeità, la capacità di interpretare i primi desideri e le prime emozioni tra innamoramento e amore, costituiscono un appuntamento cruciale per lo sviluppo della personalità di ogni individuo nel suo cammino di crescita.
Allora andava molto di moda il testo di E. Fromm (un laico e ateo psicologo) che, come di certo ricorderai, leggemmo in classe, e dove trovavamo la distinzione tra “amore immaturo” e “amore maturo”, tra “amore possessivo” e “amore oblativo”, tra il “bisogno di essere amati” e quello di “amare”. E, ancora, citando Freud, la distinzione tra “genitalità” e “sessualità”, tra l’amore fondato sul solo bisogno fisico (di tipo pulsionale) e quello basato invece, come direbbe il filosofo Pascal, sulle ragioni del cuore, cioè sulla capacità di instaurare una relazione affettiva duratura e responsabile, capace di prendersi cura e di custodire l’amato.
E mi ricordo che ci dicevamo che al centro deve essere messo sempre il valore della persona, che, guarda caso, in greco si dice Prosopon (che vuol dire volto), che i latini hanno tradotto con “Persona” da cui deriva il nostro temine appunto “Persona”. Ma anche dare valore alla corporeità intesa non come assemblaggio di organi ma come vissuto di percezioni e come linguaggio. Tant’è che mi ricordo facemmo nostra la distinzione che i filosofi tedeschi fanno tra Leib (corpo vissuto) e Körper, (corpo macchina di cartesiana memoria). Da cui deriva una visione della sessualità intesa come esperienza non solo di piacere (che pure ci sta), ma di umanizzazione del proprio Sé, come celebrazione della bellezza e della grandezza del nostro essere uomini.
Ora, fin qui i bei ricordi che il tuo intervento ha suscitato in me!
Ma veniamo all’articolo. Forse non sono stato abbastanza chiaro che io non ho voluto prendere di mira Malena come persona, nè bollarla nella sua esperienza personale o metterla alla gogna pubblica, o giudicarla. Tra l’altro, come poterlo fare, visto che ha così tanti seguaci o followers!!!
E poi, chi come me va ogni giorno non solo va a scuola della filosofia ma anche del Vangelo, questo è un lusso che non si può permettere, perchè quel Maestro di Nazareth, che Dostoevskij ha definito, in un suo famoso romanzo, l’Idiota del nostro tempo, dice di non giudicare (accusare) nessuno, ma solo di divergere dal suo pensiero, nel caso ciò fosse necessario.
Io, da filosofo, mi sono limitato a criticare la Weltanschauung presente nel libro (mi sia concesso l’uso dei termini filosofici tecnici in tedesco, visto che qualcuno, come Michele Solatia, che ringrazio per il suo bell’articolo, lo ha fatto parlando di Zeitgeist).
Tu parli di macchine. Ebbene, non ricordo se nella tua classe citammo un testo molto interessante di due filosofi francesi, Gilles Deleuze e Felix Guattari, dal titolo eloquente; “L’Anti-Edipo”, che negli anni Sessanta fece molto scalpore, e che definiva gli umani “Macchine desideranti“, molto criticato in seguito dal grande filosofo Italo Mancini docente di Urbino che spesso veniva a scrivere i suoi libri a Siponto.
Ad esso poi facevo seguire la lettura di un altro testo rivoluzionario: quello del filosofo Herbert Marcuse che nel suo classico “Eros e Civiltà”, usava gli strumenti della teoria freudiana per dimostrare che il desiderio umano è per sua natura polimorfo, ma viene represso dalla società. Si tratterebbe dunque di liberarlo. Ora era questo il clima filosofico che attraversa il ’68 e gli anni 70.
D’altronde, già Spinoza, nell’Olanda del Seicento, parlava di automatismi e di meccanismi che governano le nostre emozioni e i nostri desideri.
Ora, è proprio questa visione antropologica e filosofica che sta dietro la filosofia della pornografia, che da lì a poco sarebbe scoppiata, diventando poi anche un grande mercato per fare profitto.
Insomma, avviandomi alla conclusione, io non ho criticato la pornografia come forma privata di vivere la propria sessualità. Ognuno, tra le proprie mura domestiche, vive la propria sessualità come meglio crede. Di conseguenza, per me Malena, o chi come lei, può fare quello che vuole, solo che il suo modello di sessualità non è universalizzabile. Ciascuno fa le sue scelte e ne paga, nel bene e nel male le relative conseguenze.
Quello che, invece, io ho criticato è la pornografia come modello culturale e sociale da proporre a una città, cioè l’idea secondo cui la pornografia costituisca una forma di sessualità liberata e liberante. Si tratta di un fraintendimento frutto di una visione riduttiva.
Il mio non è stato un giudizio morale, ma una valutazione psicologica (o meglio psicanalitica) della pornografia e delle sue conseguenze pedagogiche, visto che il libro invece la propone come esperienza di purezza e di autenticità. Nelle prime pagine del libro Malena dice che il suo percorso esistenziale è diventato liberante nel momento in cui ha accettato questa sua scelta, si è rappacificata con se stessa. E questo ci sta pure. E sta bene a lei sta bene anche a noi.
Se vogliamo però fare entrare in scena però la filosofia, intesa come pensiero critico, (filosofia che Malena liquida in modo molto sbrigativo nelle pagine della sua Introduzione, come “un insieme di inutili paroloni”), possiamo citare il filosofo illuminista I. Kant, il quale, nella sua opera morale del titolo “Critica della ragion pratica”, diceva che devi agire in modo che la tua massima morale (cioè i tuoi principi e il tuo modo di vivere) possa diventare un principio di legislazione universale, cioè che possa essere razionalmente condiviso come un bene che fa bene a tutti. Sai, questo è un principio di etica laica.
Qui la religione non c’entra niente. Anzi proprio Kant lo vuole sostituire ai famosi Dieci comandamenti, in quanto alla fede e alal religione vuole sostituire la filosofia e la ragione. E poi tu forse ben ricorderai che Kant era agnostico.
Allora, caro Pasqualino, la vera domanda che ho cercato di porre con il mio articolo è: “E’ universalizzabile la pornografia?”
Se qualcuno la propone addirittura come un’esperienza edificante e liberante, di emancipazione e di riscatto sociale per le ragazze del Sud, oltre che essere uno strumento per rimuovere tutte le convezioni sociali giudicate ritenute obsolete e superate, (come fa Malena) allora la risposta è “Sì”.
Infatti, non puoi fare una cosa e non desiderare che la facciano anche gli altri. E se, dunque, la risposta è “Si” (per cui: che c’è di male, ecco la pornografia è universalizzabile), allora, perchè non insegnarla a scuola come materia di educazione sessuale, convinti che il sesso pornografico sia una forma di liberazione da tutti i tabù e i divieti.
Ma entriamo, anche se per poco, nel dettaglio di alcune pagine del libro.
Sempre nella Introduzione, si legge che “In questo libro parlo di sesso, ed è strano che ce ne sia ancora bisogno, nel 2022. Non conosco niente che sappia dare quel misto di gioia, adrenalina e divertimento, quanto un’ora di buon sesso. Nulla di nemmeno lontanamente paragonabile. Eppure il sesso è ancora troppo spesso vissuto come qualcosa da nascondere, di cui non parlare o peggio come fonte di vergogna. E se per l’uomo l’atto della conquista è sempre associato al prestigio sociale, e il mito del maschio seduttore resiste inscalfibile al passare degli anni e delle mode, è soprattutto la donna a fare le spese di questa vera e propria malattia sociale”.
Quindi si condanna il fatto che si dica che il sesso deve avere una sua intimità. Il sesso non è da nascondere. E poi si associa il sesso al divertimento. Fare sesso è divertente. Io avrei detto è impegnativo e responsabile, e quindi è anche piacevole.
E poi è commovente l’abbinamento che fa l’autrice tra sesso e dimensione del dono: dice di “vivere il sesso come un bellissimo dono, senza i fardelli che lo impoveriscono e lo mortificano.” Ma si tratta veramente di dono o di scambio”? Di umanizzazione o di mercificazione e reificazione, come direbbe qualcuno? Si tratta di un corpo-soggetto o di un corpo assoggettato come direbbe Foucault, di un corpo-oggetto?
Quindi le carezze, le parole, i silenzi, le attese, gli sguardi, la delicatezza, e tutto ciò che fa della sessualità un linguaggio complesso e profondo, vanno considerati dall’autrice un fardello che impoverisce e mortifica l’atto sessuale, Tutti noi viviamo una sessualità felice e amorfa, repressa, e mortifera? Invece il sesso pornografico proposto da Malena, è il modello di sessualità veramente liberante, autentico, e quindi quello unicamente “puro”.
Una cosa bella il libro ce l’ha: racconta il percorso di riconciliazione – quassi in salita dice l’autrice – e di riappacificazione (anche dolorosa) di Malena (come pornostar) con Milena, cioè con la adolescente del paesino barese, che ha sentito dentro di sé le prime voglie (e non desideri) tipiche di quella età. Riappacificazione che è una forma libera di accettazione di sé (ma mi chiedo quale sé?), insomma una messa in pari di quella che lei è oggi con quello che lei era ieri. E questo cammino di riconciliazione permette all’autrice di stare bene con se stessa, col proprio corpo e nel proprio corpo tanto da farne quello che vuole. Questo riferimento alla consapevolezza e alla padronanza del proprio corpo non fa una piega. Solo che è uno schema che può essere applicato anche a una suora.
E se Milena, diventata felicemente Malena, ci è riuscita, beh!, buon per lei. La rispettiamo. Siamo felici che si sia identifica in un corpo orientato più alla “Porneia” (come direbbero i greci) piuttosto che al vero “Eros” descritto magistralmente da Platone nel Simposio e nel Fedro, o addirittura arrivare all’Agape biblico.
La questione, ripeto, è sempre quella: si può elevare la pornografia a modello di vita sessuale? E’ una forma di sessualità che ci autentica e ci realizza come persone razionali e con un apparato emotivo fatto di sensibilità, linguaggio, comunicazione?
Il libro sposa un modello che, se per l’autrice è stato positivo, non è detto che lo debba essere per tutti. E quindi non è affatto proponibile come modello educativo e come percorso esistenziale di liberazione.
Anche perché, diciamola tutta, se Milena ha liberato il sesso, quando invece è diventata Malena, cioè la pornostar di cui tutti parlano, è rimasta prigioniera del sesso, ed insufficiente che lei dica che lo fa per scelta o perché si sente realizzata.
Il libro in fondo popone a tutti – e specialmente alle donne di liberare il sesso, ma poi non riesce a liberarsi dal sesso. Sembra una scelta, ma in fondo. Almeno a mio parere, è una dipendenza.
Perciò. più che di riconciliazione io parlerei di adattamento (forse anche di assuefazione) a una tendenza che, a tempo debito, non è riuscita a controllare e a incanalare in una sessualità ha finalità dettate da una natura – quella nostra, che è umana – caratterizzata da corporeità, razionalità ed affettività, in quanto noi non siamo fatti di sola genitalità, non siamo solo fisicità. Non siamo solo pulsione. Il corpo umano è un mondo complesso, e ciascuno di noi, in quanto essere umano, è un intreccio tra ragione, cuore e corpo. E qualcuno ci mette anche la dimensione spirituale. La sessualità ha a che fare con questi quattro registri distinti a tra di loro intrecciati, che l’autrice invece tende a separare.
Nel capitolo intitolato “Radici”, l’autrice racconta la propria infanzia e la propria adolescenza, specialmente il rapporto con sua madre e suo padre, anche di fatto di regole e di severe proibizioni, in un paesino – Gioia del Colle. Che di mondano – dice l’autrice – aveva ben poco.
Nel capitoletto intitolato “Scoperte”, invece, presenta l’erotismo pornografico non solo come una la sua professione di pornostar, ma addirittura come se fosse un’arte con le seguenti motivazioni: “Oggi ritengo di vivere il sesso alle sue più alte potenzialità. Ne ho fatto non solo una professione, ma per molti versi una vera e propria forma d’arte. E a coloro che dovessero sentirsi scandalizzati se non offesi da questo accostamento, convinti che l’arte risieda soltanto nelle più alte creazioni dell’intelletto, vorrei chiedere: cos’è l’arte se non espressione di talento e creatività, un mezzo attraverso cui comunicare emozioni e una felicità pura e sana? E scoprire il piacere, perfezionarlo, ascoltare e comprendere il partner, fino a fondersi con i suoi desideri, non è l’espressione di un talento che unisce mente e corpo? Un’arte che non necessita di critici, libri e interpretazioni a suon di paroloni, ma che ciascuno può sviluppare liberamente, al riparo della propria camera da letto”.
Inoltre, ci racconta il suo primo rapporto sessuale: tutto ruotante intorno all’organo maschile, che descrive anche “enorme”, e che da allora la sedusse. Poi tutto il resto non conta! E qui forse è nata la sua dipendenza: “Sentivo una febbre che mi consumava, volevo che mi penetrasse subito, che mi donasse qualcosa che con conoscevo ma che sapevo avrei ricordato per sempre. Di certo, non mi sbagliavo!”
Nel capitoletto successivo dal titolo “Prime consapevolezze”, Malena racconta altri rapporti che aveva avuto a diciassette anni quando ancora era Milena. In uno lo descrive così “A volte, scherzando, lui diceva che ero un’affamata, ed era vero; avevo sempre fame di lui, del suo corpo, delle braccia che mi stringevano, della bocca che mi baciava ovunque, del pene che mi riempiva e scaldava il ventre. Fare l’amore con lui era pura e semplice gioia, basica e animalesca, non nel senso di violenta, ma piuttosto riferibile a un luogo e a uno spazio dove la mente non giocava alcun ruolo. Non c’era lo straccio di un pensiero a inquinare il piacere che donavamo l’uno all’altra, solo la perfetta armonia dei corpi e dei respiri”.
Come scrittrice non è male l’autrice. Solo che dietro parole nobili (armonia tra mente e corpo) si nasconde una sessualità confusa e ridotta.
Interessane è il punto dove si dice che “non c’era lo straccio di un pensiero a inquinare il piacere che donavamo l’uno all’altra”. Certo nella sessualità non si pensa. Lo dice anche Platone che definisce l’eros (che non è il sesso ma l’amore) è una mania, è una follia. Ma questo non significa che la sessualità che si vive nel corpo non sia anche altro e oltre il corpo. Nel corpo si entra e dal corpo si esce.
Invece qui vi è un corpo senza pensiero. Come se il pensiero fosse ingombrante. Vietato pensare, altrimenti vengono su dei sensi di colpa dai quali invece è necessario liberarsi. Si gode soltanto. Ma è proprio così? Ora, è proprio questo il dubbio e la perplessità che il libro a questo punto ci lascia. Specie a chi vuole unire sessualità e amore, pensiero e corpo, Corpo e cuore. Profondità della psykè (anima) e profondità del soma (corpo).
Mi avvio alla conclusione e mi scuso per la lungaggine.
Ecco, caro Pasqualino, se siamo a questo punto, beh, io non condivido. E non per motivi religiosi, ma per motivi filosofici. Infatti, se avessi voluto usare le motivazioni religiose e teologiche, avrei usato altri argomenti, che però non tutti avrebbero capito, visto che la religione ormai non è più di moda, e il cristianesimo che sta in giro è più di comodo che quello davvero evangelico.
Felice di averti di nuovo ritrovato anche se non so chi tu sia veramente. Ti ringrazio e ti saluto con affetto, ringraziandoti ancora per il tuo caloroso e affettuoso ricordo.
Il tuo vecchio e caro prof.
Davvero un pozzo pieno di sapere il professore Illiceto,grande
Quoto Pasqualino.
Le religioni, specialmente quella cattolica, sono invenzioni create ad hoc per tenere a bada le capre. Tutte balle. L’inferno, il paradiso, la vita eterna, la resurrezione dei corpi. Balle. Frottole. Bugie. Chissà perché ci sono archivi in Vaticano che sono segreti, custodiscono segreti, quindi cose che non vogliono fare conoscere, ma che loro conoscono bene, e cioè che non esiste nulla di ciò che vogliono farci credere. La realtà è un’altra, io la conosco, voi umani no.
Buona sera, tramite un mio caro amico che lavora nella sede dell’Avvenire sono riuscito a contattare l’addetto stampa della Santa Sede, mi ha pregato di inviargli una mail dettagliata. Ho allegato decine di link, gli ho spiegato che la città è pervasa dalla vergogna, e dal demone tentatore della pornografia e dal timore che il tutto potesse contaminare i ridigi costumi sessuali locali, creare gravi turbi psicologiche a donne e bambini e anche a uomini. Ho riferito che non c’è stato alcun intervento “ufficiale” dal parte del clero locale. Per motivi di riservatezza non posso pubblicare nei dettagli la sua reazione. Probabile invio di ispettori da parte delle Autorità vaticane per cercare di verificare tutta la questione e quindi più magari assumere provvedimenti molto severi.
State facendo molta pubblicità a questo libro, parlandone tanto e sicuramente state incuriosendo qualcuno. Ignorarlo sarebbe stato meglio, anche perché molti questa “scrittrice” nemmeno la conoscevano prima.
Viva Malena!
Cloro al Clero!
A manfredonia ci sono un sacco di donne porcelline….sicuramente lo compreranno.. zambredonia il paese delle doppie porte….il marito esce l’amante entra..zo……e
@ Ishtar
Mi spieghi di persone alcolizzate,drogate con tanti anni di galera essere state trasformate in un attimo solo perché hanno gridato ad un Dio a loro sconosciuto?
Evoluzione?
Mi spieghi come può esserci la perfezione in una esplosione . (Big bang)
L’anello mancante?
Come mai la scienza non riesce a trovare ancora quel passaggio della trasformazione da scimmia a uomo?
Presumi che vieni allora da una scimmia allora,be ti dico che siamo stati creati in maniera meravigliosa da un Dio perfetto.
La scienza nata circa 200 anni fa si basa sul:
TEMPO
FORZA
AZIONE
SPAZIO
MATERIA
DIO nella sua Parola ,la Bibbia SCRITTA PIÙ 2000 ANNI FA in GENESI 1:1 dice:
“Nel Principio Dio creò i cieli e la terra ”
Nel principio= TEMPO
Dio= FORZA
creò= AZIONE
i cieli= SPAZIO
e la terra= MATERIA
Giobbe 21:22
“S’insegnerà forse a Dio la scienza?
A lui che giudica quelli di lassù?”
Proverbi 1:7
“Il timore del SIGNORE è il principio della scienza;
gli stolti disprezzano la saggezza e l’istruzione.”
Come vedi prima che l’uomo parlasse o pensasse Dio già aveva scritto.
ECCLESIASTE 12:1
“Rallègrati pure, o giovane, (Ishtar) durante la tua adolescenza, e gioisca pure il tuo cuore durante i giorni della tua giovinezza; cammina pure nelle vie dove ti conduce il cuore e seguendo gli sguardi dei tuoi occhi; ma sappi che, per tutte queste cose, Dio ti chiamerà in giudizio!
Un abbraccio…
@Giuseppe: potrei smontare pezzo per pezzo ciò che hai scritto, ma non perderò tempo perché è inutile. Voglio soltanto ricordarti, visto che probabilmente hai letto la Bibbia, che Yaweh, il dio degli ebrei, era un dio guerriero (ha incitato alla guerra e al massacro per millenni), e si definiva un dio geloso.
Ora io ti chiedo: geloso di chi, se era l’unico dio??
Potrei stare qui per giorni e smontare tutte le vostre assurde e strampalate credenze popolari. Ma sarebbe inutile. Siete limitati, volutamente limitati, da coloro (e non colui) che ci ha creati (a loro immagine e somiglianza = anello mancante)
Saluti.
P.S. il Papa, cioè colui che dovrebbe essere dio in terra, sono anni che prega per la fine delle guerre, per la pace nel mondo, per i poveri, per la fame nel Mondo, per i malati. Ora due sono le cose: o ha problemi di udito, o non esiste nessuno che ascolta.
Di nuovo saluti.
@ Ishtar
Il Papa non mi riguarda,ma per quanto riguarda la Bibbia non è leggerla ma viverla che è tutt’altra cosa..
Puoi pensare come vuoi,come in tanti ma un giorno o ci crediamo o non ci crediamo ,o vuoi o non vuoi tutti compariremo davanti a Lui.
A vita ETERNA per coloro che hanno accettato il sacrificio di GESÙ e a perdizione ETERNA per coloro che lo hanno rifiutato.
Mi fermo qui e un consiglio se la leggi ( la Bibbia) metti da parte i pregiudizi e ragione umana ( basta vedere quello che succede intorno come tu hai detto la realtà per vedere quanto l’uomo ha abbandonato Dio ) e cosa sta succedendo…
Cose scritte nella Sua Parola come tante profezie avverate ….come quella di questi ultimi tempi
2Timoteo 3:1 -5
“Or sappi questo: negli ultimi giorni verranno tempi difficili; perché gli uomini saranno egoisti, amanti del denaro, vanagloriosi, superbi, bestemmiatori, ribelli ai genitori, ingrati, irreligiosi, insensibili, sleali, calunniatori, intemperanti, spietati, senza amore per il bene, traditori, sconsiderati, orgogliosi, amanti del piacere anziché di Dio, aventi l’apparenza della pietà, mentre ne hanno rinnegato la potenza. Anche da costoro allontànati! ”
Ti saluto….
Prof. Illiceto le sue colleghe e colleghi da lei hanno tanto da imparare, non solo i suoi alunni. Fortunata mia figlia che è stata sua allieva!!! La stimo tanto, buona serata.
Egregio docente,rifletta su ciò che gli ha detto qualcuno a bordo strada stasera… C’è gente che cerca protezione in questo settore,e quanti veri santi ci sono,che hanno le loro paure.Mi dica:che differenza c’è tra un attore simile e un tizio gestito da francescano che pensa (e forse non solo)ai fondoschiena delle donne…e poi vuole anche educare…ma pone in essere iniquità e diffamazione.Quanta gente non vorrebbe più fare quel mestiere…e chi li giudica,forse li aiuta?O chi ha l’abito ne cerca anche una prestazione…?Almeno loro sono dichiarati e non hanno la maschera da vecchi buoni amici,collaboratori,che poi si intrattengono con mogli e mamme…per poi attentare anche alla tua vita.C’e’ chi è scandalizzato,raggirato…ma poi le volontà?Sia lodato Gesù Cristo e il Padre Eterno…
L’ OSTENTAZIONE CONSAPEVOLE e Compulsiva del prof. Illiceto crea effetti opposti a quelli, evidentemente, desiderati.
Caro Prof
Mi scuso per non essermi firmato per esteso, sono piuttosto restio nel cedere informazioni personali quando non strettamente necessarie. L’affetto e il calore della tua risposta meritano di sapere almeno chi sono, dove sono, da dove vengo, dove vado. Te ne rignrazio davvero tanto, e, come te, spero che la tua risposta sia stata chiarifica anche per altri. Cercherò di resistere alla voglia di fare un pò di amarcord (tutti lo dicono come se fosse una parola unica, ma la pronunica esatta è “A m’arcord”, vuol dire proprio “io mi ricordo”), ed in questo vengo facilitato dal mio livello di seniority.
Beh, direi che almeno tu il libro l’hai letto davvero. Socrate aveva il suo daimonion, potrei dire che io ho il mio Daimon che mi trattiene dall’avventurarmi nelle oscure materie, ma mi darebbero del matto se ne parlassi, quindi preferisco dire che è il Flying Spaghetti Monster in persona, con le sue appendici nodose, a trattenermi dal leggere il libro di Malena. Stranamente il FSM non ha la stessa reazione verso Paolo Cevoli, e direi neanche verso il menu di Casa delle Aie (se vieni in Romagna, ti ci porto, cappelletti stratosferici e mascarpone come lo facevano le azdore di una volta).
Credo che quello che accomuna tutte le persone che a vario titolo sono intevenute sull’argomento sia il fatto che, a nostro modesto, soggettivo e assolutamente appellabile (e, nel mio caso, financo cappellabile) parere, non riteniamo opportuno che l’amministrazione comunale, nel corso di una iniziativa culturale, decida di premiare il libro di Malena. Se la nostra cara corregionale avesse deciso di promuoverlo con un incontro in un bagno al mare, o in un firmacopie in qualche centro commerciale, credo la cosa sarebbe passata via inosservata. Su questo persino io sarei fondamentalmente concorde.
Facciamo qualche considerazione su questo evento culturale, prima edizione de “Il Libro Premio – Città di Manfredonia”, riporto testualmente “… l’iniziativa culturale vuol dare merito e riconoscimento ad autori locali e nazionali che con le loro opere hanno saputo dare lustro alla narrativa italiana, saggistica, divulgazione scientifica”, dalla pagina Facebook ufficiale del sindaco di Manfredonia (nota di servizio: non sono su Facebook, Cambridge Analytica docet), conduce Manila Gorio e Giuseppe Brindisi. Un momento, ma Manila Gorio non è una giornalista, ed è pure candidata a sindaco di Bari. Già questo, a mio personale e soggettivo parere di umanoide quadratico medio rientrante nell’80% delle masse che differiscono di un epsilon piccolo a piacere dalle macchine, pare inopportuno. Se fosse stata solo un ospite, l’avrei compreso, non credo che l’amministrazione comunale metta voce nel cast di un evento, ma la scelta dei conduttori non può essere stata fatta senza mettere almeno in conoscenza l’amministrazione comunale, specie se coinvolge persone che hanno o possono avere risvolti politici.
Vediamo la lista degli ospiti
– la pornostar Malena, premiata per il libro “Pura” … e penso sia l’ospite clou della serata
– il virologo Matteo Bassetti, per il libro “Il mondo è dei microbi. La nostra battaglia contro i nemici invisibili”
– l’ex magistrato Luca Palamara, per il libro “Lobby & logge. Le cupole occulte che controllano «il sistema» e divorano l’Italia”
Un momento, questo nome non mi è nuovo. Luca Palamara non è solo un ex magistrato, era presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati (ANM) ed è stato radiato dalla magistratura con sentenza della Corte di Cassazione nell’ottobre del 2020. Come direbbe Palmiro Cangini, qui “i fatti mi cosano”.
E qui mi fermo, perchè se anche tutti gli altri ospiti fossero di rilievo (non entro nel merito se lo siano o meno, spero di si), quanto sopra mi basta per preferire una pepata di cozze in compagnia dei miei parenti a 2-3 ore di “evento culturale”.
Non penso che Malena stia propagandando la pornografia come modello culturale/educativo/morale, al massimo questo passaggio lo addebiterei all’amministrazione comunale la quale, con la scelta di premiarla, ne sta in qualche modo avallando i principi. Sono a Ravenna da oltre 20 anni, qui tutti conosciamo e vogliamo un gran bene (in senso affettivo) a Luce Caponegro, siamo consci delle sue difficoltà prima, durante e dopo la carriera nel porno, e del suo cammino di cambiamento. So che sta scrivendo un libro, probabilmente sarà agli antipodi di quello di Malena. Ti dirò, ad ascoltare Luce ci andrei volentieri. Un avviso a Paolo Cevoli: Paolino, il prossimo anno non scrivere un libro, devo leggere quello di Luce (la mia religione mi impone di non leggere più di un nuovo libro all’anno). Si lo so, sono un patacca.
Caro Prof, non so ancora come ringraziarti, sono onorato di aver ispirato un tuo articolo. Sei la persona che più mi ha aiutato a sviluppare un approccio razionale alla religiosità, ad istigarmi nell’emanciparmi dall’incubo delle passioni. Col tempo ho scoperto che ovviamente La Risposta è dentro di te. E qui il mio dilemma interiore si acuisce. Perche, da seguace della materia del “No silver bullet”, sarei tentato di dirti che La Riposta è 42 (so che te lo stai chiedendo, ebbene si, ci ho messo 5 anni per leggere la pentalogia di Douglas Adams), ma, come orfano di Guzzanti (il figlio), so anche che La Risposta è dentro di me, ehpperò è (sempre) sbagliata. In ambedue i casi, il risultato è lo stesso, la ricerca spasmodica di un locale dove ti servano un Moscow Mule in una mug di rame e possibilmente senza il cetriolo (perchè sappiamo tutti che fine fa il cetriolo).
Ciao Mich … scusa, proprio non ce la faccio, sarebbe come se Sting lo chiamassi Gordon Summer, o Actarus con Duke Fleed … ciao Prof.
Pasquale “Pasqualino” Rossiello
1^ N – A.S. 88/89
3^ A programmatori – 90/91
Nota: “Pasqualino” è proprio il modo con cui Prof. Losito e Prof. D’Angelo erano soliti chiamarmi, non ho mai avuto modo di dirgli quanto sia riconoscente per i tre anni che ho passato con loro. Ho colto l’occasione al volo per non commettere lo stesso errore con te.
@Pasqualino: mi sa che hai confuso il nome della pornostar, vabè fa nulla.
@Giuseppe: la bibbia l’ho letta, come tanti altri testi sacri e non. Non hai risposto alla mie domande, e non ho capito che significa “vivere la bibbia”. Cioè, dovremmo fare ciò che è stato fatto nella Bibbia? Ma cosa esattamente? Ciò che è stato fatto nell’antico, o nel nuovo testamento? Dovremmo ammazzare i nostri vicini di casa per prenderci le loro proprietà, o dovremmo porgere l’altra guancia quando ci prendono a schiaffi??
No, per capire.
Le religioni sono l’oppio dei popoli.
Tirate via la nebbia dal vostro cervello, e vedrete che la verità è un’altra.
Caro Pasquale-Pasqualino,
grazie per non aver lasciato in sospeso la mia lettera di risposta. Devo dire che da come scrivi sono portato ad affermare e constatare che l’allievo ha superato il maestro, ammesso che io lo sia stato per te. E questo non può che farmi piacere. Non c’è maggiore gratificazione per chi insegna essere superato dai propri alunni. Comunque, se dovessi ritornare o ripassare da Manfredonia, mi piacerebbe regalarti il mio libro sul tema dell’amore, dal titolo “Amore, Variazioni sul tema”, dove affronto il tema dell’amore e della sessualità da un punto di vista filosofico-laico, antropologico, psicologico e anche teologico, oltre che fenomenologico ed esistenziale. Ritengo che, dopo averlo letto, molte cose si chiariranno e la mia posizione ti apparrà forse anche più vicina alla tua. Comunque, grazie, e ti auguro ogni bene! Con affetto, tuo prof…..
E’interessante leggere Pasqualino. Mi piace.
Cari professore Illiceto e signor Giuseppe, ognuno di noi ha una sua opinione, ma quando ti trovi difronte a degli atei, non credenti, ovattati dal peccato, non si può avere un dialogo costruttivo. È gente che riesce a travasare tutto e ha modificare a loro piacimento.
Per loro ciò che è trasgressione è lecito.
Chi nega il Dio -Amore è pieno di peccati. Sono seminatori di ZIZZANIA.
La sacra Bibbia è il binario dell’amore, viverla significa amare il prossimo come te stesso ed avere uno stile di vita aderente alla Parola di Dio che è Amore, un amore senza limiti e calcoli.
Cari professore Illiceto e Giuseppe, noi che crediamo nel Dio -Amore, siamo chiamati a pregare per gli atei, i non credenti e chi è ovattato dal peccato, nella speranza che il loro cuore di pietra, diventi cuore di carne.
Cari atei e non credenti ovattati dal peccato, cercate di avere un confronto serio con il professore Illiceto, sicuramente avrete tanto da imparare e migliorare.
Sicuramente la pornografia non è un modello educativo, vi invito a leggere il capitolo 5 di San Paolo ai Galati.
Ci sono delle indicazioni utili per chi vuole migliorare la propria vita.
@ Signor Vincenzo G
Condivido pienamente il tuo pensiero,certo anche gli atei e non solo posso conoscere l’amore di Dio.All’ uomo è impossibile ma a Dio nulla è impossibile.
@Ishtar
Se Dio agiva è perché l’uomo si ribellava a Lui volendo essere loro degli dei sulla terra facendo del male.
Sappiamo che la triade del male oggi prevale nel mondo :
Satana
Peccato
Carne
Tre cose in contrapposizione con:
Dio
Perdono
Grazia
Amore.
Cosa che invece non era per coloro che gli obbedivano.
Vivere la Parola di Dio e fare vivere la persona di Cristo Gesù nella propria vita e farsi sempre una domanda in ogni cosa che facciamo, diciamo o pensiamo;
CHE FAREBBE GESÙ?
Ovviamente se non hai sperimentato tutto questo è normale che parli in questa maniera.
GALATI 5:19 Ora le OPERE della CARNE sono manifeste, e sono: fornicazione, impurità, dissolutezza, 20 idolatria, stregoneria, inimicizie, discordia, gelosia, ire, contese, divisioni, sètte, 21 invidie, ubriachezze, orge e altre simili cose; circa le quali, come vi ho già detto, vi preavviso: chi fa tali cose non erediterà il regno di Dio.
22 Il FRUTTO dello SPIRITO invece è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mansuetudine, autocontrollo”
Un abbraccio .
Fatevi curare, ma da uno buono però! Voi non state bene, voi neanche avete letto la Bibbia, forse qualche passo del vangelo, forse. Yaweh era un essere spietato, crudele, vendicativo, irascibile. Oggi lo definiremmo un nazista. Ma per voi era amore. Leggetevi sto c…zo di Antico testamento, leggetelo, tutto.
Non esiste alcun demonio, non esiste alcun Dio amorevole. Esisteva un nazista spietato. Con Gesù però effettivamente qualcosa è cambiato, si, è cambiato il Dio padrone. Non c’era più Yaweh, ma qualcun’altro, qualcos’altro.
Ascolta caro ishtar, se c’è qualcuno che deve essere curato URGENTEMENTE sei proprio tu, noto che la tua cecità biblica, ti porta ad essere un IPOCRITA INCALLITO CHE NON ASSOCIA LA BOCCA AL CERVELLO.
Non scendo nelle tue bassezze nel commentare la sacra Bibbia, mi limito a dirti che fai ancora in tempo a convertiti e metterti sulla retta via.
Il Dio-amore sarà anche con te misericordioso. Buona vita.
@ Ishtar
Matteo 7:6 “Non date ciò che è santo ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci, perché non le pestino con le zampe e rivolti contro di voi non vi sbranino.”
Dio ti perdoni per quello che hai detto e pensi, pregherò anche per te.
Chiudo qui….
È evidente che non avete letto la Bibbia, o fate finta di non capire. Yaweh ha sterminato intere popolazioni, donne, anziani, bambini, persino i loro animali. Tutto ciò è scritto nella Bibbia. Alla faccia del dio ameriveole e misericordioso. Siete voi gli ipocriti. Siete ciechi, assuefatti ad un credo che non esiste.