Titolo originale: Jagten
Nazione: Danimarca
Genere: drammatico
MENTRE permane in Italia il clima festivaliero grazie al Torino Film Festival (ultimi giorni), continuano a spuntare silenziosi nelle sale i gareggianti e vincitori delle ultime edizioni di Venezia e Cannes, con ritardi più o meno marcati. Giovedì 29 è il turno de Il sospetto di Thomas Vinterberg, uno dei fondatori del gruppo Dogma 95, passato all’attenzione con il suo agghiacciante Festen nel 1998 (Premio della Giuria a Cannes).
Si narra la drammatica avventura di un insegnante di scuola materna accusato da una bambina, per ripicca, di gesti osceni e molestie. La sua vita si trasformerà in un incubo.
Dopo una prima parte francamente deboluccia, che ricorda alcuni momenti fiacchi dei lavori meno interessanti del gruppo Dogma 95, il film acquista spessore proprio sul registro drammatico, dopo l’accusa stizzita della bambina, Klara, che si sente rimproverata dal maestro. Le vicende si susseguono senza particolari colpi di scena, soluzioni di trama, di sceneggiatura e di regia memorabili od originali, ma la tensione è ben gestita, il tormento di Lucas ben scandito dalle sue sofferenze e dalle azioni di chi lo circonda, e cattura per la partecipazione accorata e speranzosa dello spettatore verso una vittima nei panni della quale non vorrebbe mai trovarsi. Da quel momento si parteggia per il protagonista, si invoca il garantismo ad ogni minuto di proiezione, ma si resta frustrati, vinti, spossati. Un disagio che si amplifica proprio nel riconoscimento interiore degli stessi comportamenti giustizialisti degli accusatori non appena si sposta l’immedesimazione dal maestro ai genitori sospettosi, furiosi, spaventati.
Il sospetto (cit.) che anche Mikkelsen stia facendo fatica a liberarsi di un personaggio – o che non ne sappia rivestire altri – si affaccia all’orizzonte, per ora lontano.
Lasciamolo laggiù, ancora furenti di garantismo per la disavventura del maestro Lucas.
Valutazione: 7/10
Spoiler: 1/10
altreVisioni
L’ultimo terrestre, G. Pacinotti (2011) – singolare storia di un uomo “diverso”, con tracce di fantascienza in sottofondo. Diretto benissimo, fotografia suggestiva. Tra l’astratto e il fumettistico * 7
Perdita Durango, A. de la Iglesia (1997) – avventura tra thriller e crime story con eccessi che anticipano la filosofia di de la Iglesia. Frenesia composta con buoni risultati * 6.5
In Stato d’osservazione
Lawless, J. Hillcoat (2012) – gangster, Cannes 2012 * 29nov
Moonrise Kingdom – Una fuga d’amore, W. Anderson (2012) – drammatico, Cannes 2012 * 5dic
Lo Hobbit – un viaggio inaspettato, P. Jackson (2012) – fantasy * 14dic
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Il sospetto – V. Vinterberg, 2012I
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