FOGGIA – Il 25 dicembre un insegnante, Antonio, si è travestito da Babbo Natale ed è andato in giro per il centro di Firenze con un cartello appeso al collo.
È di Foggia, ha 50 anni. Si è trasferito in Toscana perché lui, sua moglie e il figlio piccolo in Puglia facevano fatica a tirare avanti. Insegna filosofia alle superiori e dice che la sua protesta “è stata un’improvvisata, perché non ne poteva più e voleva proprio sbloccarsi”.
“È dal 2013 che ogni anno vengono pagati in ritardo, fra gennaio e marzo, gli stipendi dei docenti precari titolari di supplenze brevi”, ha affermato Capo Dipartimento per le Risorse umane, finanziare e strumentali del Ministero dell’Istruzione e del Merito, Jacopo Greco, illustrando come questi ritardi, che si accumulano per il periodo lavorativo settembre-dicembre, siano frutto di specifici problemi burocratici che coinvolgono più ministeri e diverse istituzioni.
Sotto l’impulso del Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, il Ministero sta collaborando con il Mef e con NoiPa per trovare una soluzione definitiva a questi problemi.