La creazione di un polo moderato, rappresentava per Pinuccio Tatarella, un passaggio propedeutico verso un più completo processo di maturazione del sistema politico del nostro Paese. Era l’italiano che pensava all’Italia, oltre la destra e la sinistra”. A 14 anni dalla sua scomparsa va sicuramente annoverato tra i più convinti assertori dell’idea che, in una moderna democrazia ciò che unisce sia altrettanto importante di ciò che divide. Per questa posizione fu chiamato scherzosamente ministro dell’armonia, ma la sua forza non stava nella grande capacità di mediazione e di ascolto che possedeva. La visione dell’«armonia» di Tatarella veniva dal suo straordinario intuito e dalla lungimiranza politica. Subito dopo aver dato il suo contributo alla costruzione del Polo della Libertà, cominciava già a sostenere la necessità di andare oltre il Polo.
“Oggi, – commenta Fabrizio Tatarella – dopo lo scollamento dell’area moderata, molti soggetti politici di centrodestra pur avendo dimenticato quei valori e quei principi che avevano caratterizzato la nascita di un grande progetto politico, continuano a evocare il nome di Pinuccio Tatarella come punto di riferimento. Gliene siamo gradi pur essendo consapevoli che questa eredità, oggi, non appartiene più a loro”. “Il centrodestra – affermava Pinuccio Tatarella – deve allargare la base del consenso, della partecipazione e dare più attenzione alle forze laiche al confine fra il Polo e l’Ulivo». Nella prospettiva di «Oltre il Polo» , c’era l’idea che la società politica italiana andasse inevitabilmente verso la costruzione di nuovi e più ampi soggetti politici, cementati da una cultura comune, oltre gli accordi programmatici tra forze alleate in vista delle elezioni. Per Tatarella grandi uomini pugliesi come Araldo di Crollalanza, Giuseppe Di Vittorio, Aldo Moro, seppur diversi per formazione e collocazione politica, furono esempi di meridionalismo.
Quel meridionalismo fattivo e concreto, non piagnone, che per Tatarella doveva essere anche elemento qualificante di una destra moderna e democratica, una destra più europea, una destra che geneticamente è nel dna di Futuro e Libertà. La politica, per Tatarella, era innanzi tutto servizio all’interesse nazionale. Pinuccio Tatarella era un italiano che pensava innanzi tutto all’Italia. Oltre la destra e la sinistra. E, naturalmente, oltre il Polo. “ Al termine della manifestazione sarà inaugurata la sede cittadina in Via Dante n.6.
Redazione Stato
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