Foggia, 4 febbraio 2023, (BariToday) – Dai numeri record del 2022, “anno d’oro” per Aeroporti di Puglia, con il traguardo raggiunto di oltre 9 milioni di passeggeri (di cui oltre 6 milioni a Bari, con una crescita dell’11,91% rispetto al 2019) ai progetti in campo per il 2023, tra cui spicca, per il capoluogo pugliese, l’avvio dell’iter per la progettazione e la realizzazione dell’ala ovest del ‘Karol Wojtyla’. E poi le rotte in programma per la stagione estiva, con una strategia che vedrà il rafforzamento dei voli verso Scandinavia, Paesi Baltici ed Est Europa. Il presidente di Aeroporti di Puglia, Antonio Maria Vasile, a Baritoday illustra progetti e strategie su cui AdP è al lavoro per gli scali pugliesi, “con lo sguardo puntato alle sfide del futuro”.
– Presidente Vasile, innanzitutto un bilancio guardando al 2022. Che anno è stato per Aeroporti di Puglia e per l’aeroporto di Bari in particolare?
“È stato un anno d’oro. Posso dirlo con una punta di orgoglio. Abbiamo lavorato tanto, perché gli effetti della pandemia che hanno messo in ginocchio il mondo del trasporto aereo non fossero devastanti per gli aeroporti pugliesi e così è stato. Abbiamo chiuso il 2022 con oltre 9 milioni di passeggeri, un numero straordinario per la nostra rete aeroportuale e di gran lunga superiore ai risultati del 2019. Secondo le previsioni questo risultato si sarebbe dovuto raggiungere nel 2026, invece eccoci qui. Ed è da questi numeri che dobbiamo ripartire per non restare indietro”.
– Il 2023 si è aperto con la decisione della compagnia Wizzair, uno dei vettori che più avevano investito sulla Puglia, di chiudere, a partire dal prossimo 16 febbraio, la propria base a Bari. Che cosa è accaduto?
“La decisione di Wizzair è stata improvvisa se si pensa al fatto che i numeri registrati dal vettore nel 2022 sono stati ottimi. Sappiamo che è in atto una ‘guerra dei cieli’, vedi il caso ITA, e per questo ci siamo messi subito al lavoro. In questo momento, all’interno della società, abbiamo la competenza e la conoscenza necessarie per ridurre i disagi e rilanciare con altre rotte”.
– Una scelta, quella di Wizzair, dai contraccolpi importanti per lo scalo di Palese, con la cancellazione di voli diretti per l’estero, ma anche di rotte nazionali molto utilizzate. Come si sta muovendo AdP per far fronte al venir meno di questi collegamenti?
“Fortunatamente le rotte cancellate da Wizzair sono coperte da altre compagnie. Certo la cancellazione ha attenuato la concorrenza di mercato, però al momento quello che più interessa è tutelare i passeggeri. Il rammarico più grande è quello di aver perso il collegamento con Linate, dopo aver tanto lavorato per ottenere un altro slot. E poi la cancellazione del volo per Abu Dhabi che stava dando dei buoni risultati”.
– Di recente è stato già annunciato il nuovo collegamento tra Bari e Nizza, il primo dalla Puglia per la Costa Azzurra. Secondo i dati di AdP, quello francese è diventato negli ultimi anni il primo mercato estero per arrivi. Su quali altri mercati punta, in particolare, la vostra strategia di promozione turistica della Puglia?
La nostra strategia si basa su un’attenta analisi dei flussi in entrata e in uscita. Una strategia premiante, come ci dicono i risultati. In effetti il mercato francese ha scalato la “classifica” in modo impressionante. Tutto ciò non sarebbe stato possibile senza la disponibilità di collegamenti capillari. Una scelta adottata ai mercati continentali e che da un paio di anni, e in questa estate in particolare, vedrà il rafforzamento dei voli sui mercati della Scandinavia, dei Paesi Baltici e dell’est Europa. I voli da Bari per Oslo, Kaunas, Potsdam e da Brindisi per Breslavia e Dublino rientrano in questa strategia di sviluppo. Senza dimenticare anche il mercato domestico da noi seguito con altrettanta attenzione. Siamo certi che anche il Gino Lisa, quale riferimento per il Gargano e i Monti Dauni, saprà ritagliarsi un ruolo di rilievo.
– Il ruolo della rete aeroportuale è di importanza strategica non solo per i flussi turistici ma anche come supporto allo sviluppo di rapporti commerciali ed economici. Ci sono dei nuovi mercati verso i quali AdP si sta orientando in particolare per il futuro?
Anche in questo caso valgono le stesse analisi fatte per i flussi turistici, ovviamente riviste sulla base di ulteriori fattori di valutazione. I mercati tedeschi, svizzeri, francesi, del Regno Unito e del Benelux possono considerarsi strategici per i rapporti economici e commerciali. Non è un caso, quindi, che i collegamenti con queste aree vedranno un ulteriore potenziamento del già esteso network attualmente disponibile da Bari e Brindisi.
– A proposito di collegamenti, parliamo di trasporti da e per gli aeroporti pugliesi. Il collegamento ferroviario tra Bari città e il Karol Wojtyla ad esempio, nel 2022 ha registrato numeri record. Dall’altra parte, però, soprattutto nei periodi di maggior affluenza dei turisti, si è parlato spesso dell’insufficienza di taxi disponibili. Un aspetto che non dipende direttamente da Adp, ma ci sono azioni alle quali state pensando per migliorare questo aspetto, magari potenziando in altri modi la rete dei trasporti?
“Penso che l’aeroporto di Bari sia collegato in maniera ottimale alla città. Abbiamo il collegamento ferroviario, sul quale stiamo lavorando attraverso una partnership strategica con la Ferrotramviaria, in modo che si possa non solo collegare l’aeroporto al centro città, ma anche con tutta la Puglia. E poi c’è il collegamento con il bus. Stiamo poi lavorando per dare ulteriore spinta alla mobilità sostenibile. A breve, infatti, sarà operativo il progetto ‘Mimosa’ destinato ai cicloturisti, che prevede la realizzazione di postazioni attrezzate per montaggio e smontaggio delle biciclette a servizio dei passeggeri con bici al seguito”.
– Non solo Bari. A settembre scorso sono finalmente partiti i collegamenti dall’aeroporto Gino Lisa di Foggia. Di recente lei ha anche incontrato il presidente della Regione Molise per discutere delle opportunità rappresentate dal ‘Gino Lisa’ per il territorio molisano. Quali sono i piani di sviluppo per questo scalo?
“Innanzitutto, è bene ricordare che abbiamo aperto lo scalo dopo 15 anni. Il ‘Gino Lisa’ è tornato a vivere e a far vivere un territorio che da anni chiedeva lo scalo. Ma la cosa più straordinaria è che i collegamenti da Foggia serviranno non solo il capoluogo dauno e quindi la Puglia, ma anche regioni come il Molise, la Basilicata e parte della Campania. Al momento, grazie a Lumiwings, abbiamo attivato due voli, per Milano e Torino e il tasso di riempimento degli aerei è del 55 per cento. A maggio saranno attivate altre due rotte, per Catania e Verona. Stiamo lavorando per lo sviluppo dell’aeroporto in sinergia con la Regione Puglia, ribadendo che quello scalo diventerà il polo nazionale della Protezione civile aerea”.
– Il 2023 di Aeroporti di Puglia: quali sono gli obiettivi e quali saranno i principali progetti in campo?
“Tante sono le cose che vorremmo realizzare quest’anno. E’ bene però darsi delle priorità per centrare l’obiettivo. Partiamo dalle risorse umane: dopo aver stabilizzato le risorse interne attualmente in servizio, prevediamo di ampliare l’organico per affrontare le nuove importanti sfide a cui siamo chiamati. Quanto alle infrastrutture, il CdA ha deliberato l’avvio dell’iter per la progettazione e la costruzione dell’ala ovest dell’aerostazione, che una volta completata raddoppierà la capacità di questo scalo. Da ultimo, continuiamo a guardare al futuro che è adesso e ci concentriamo sulle piattaforme per sperimentare e certificare droni elettrici, velivoli senza pilota capaci di trasportare persone sul corto raggio. L’Alta velocità ferroviaria avrà un impatto non trascurabile sul trasporto aereo nelle tratte brevi e noi dobbiamo farci trovare pronti. C’è poi il grande progetto di respiro internazionale rappresentato da Grottaglie, primo e unico spazioporto italiano che proietterà la Puglia in una dimensione di primissimo piano nella sfida planetaria dei voli suborbitali “. (BariToday)