“VISION, VISION, VISION”.
Basta sperare.
Sapete già come il vecchio detto prosegue: “Chi di speranza vive, di speranza muore”.
E quindi cosa possiamo fare??
Possiamo tanto per cominciare smetterla di lamentarci, smetterla di dare sempre la colpa agli altri, smetterla di buttare immondizia e materiale di risulta e rifiuti di ogni genere dappertutto e dove capita, smetterla di ubriacarsi in luoghi pubblici e schiamazzare lasciando poi i resti del “divertimento” a carico della comunità.
Possiamo, giusto per continuare, cominciare a vedere cosa possiamo fare noi per la città e la comunità che vorremmo vedere nei prossimi anni, anzi direi nei prossimi decenni perché il futuro si sogna, si pensa, si progetta e si può alla fine costruire e realizzare.
Naturalmente quando si parla di futuro bisogna guardare a breve, medio e lungo periodo. Quando si pensa al tempo ed al luogo in cui si vive e si cominciano a fare analisi di questo tipo bisogna avere quella che in gergo progettuale si chiama “Vision”.
Ed è qui che il nodo viene subito al pettine. Stiamo vedendo in questi ultimi tempi la nascita di tante associazioni, movimenti e liste (a breve) di ogni genere tutti con il desiderio, non sempre nascosto, di essere protagonisti alle prossime elezioni amministrative. Questo fermento “associativo” mette a nudo l’avversione oramai diffusa e profonda della cittadinanza verso tutti i partiti di qualsiasi “colore e ideologia”.
Orbene sino ad oggi non ho ancora letto ne tantomeno sentito nessuno con una Visione per la nostra città e per il nostro territorio. Ma cos’è una Visione? La “Vision” è una definizione sintetica di un progetto.
Orbene cosa possiamo pensare per la nostra città?
Potremmo ad esempio cominciare a pensare Manfredonia che tipo di città deve essere e su che tipo di economia si DEVE reggere.
Deve essere una città industriale, una città turistica, una città che vive di agricoltura e pesca, una città che vive di assistenzialismo? Cosa vogliamo per noi e per i nostri figli e nipoti???
La visione di una città e di un territorio è una cosa diversa dai programmi elettorali che a breve ci presenteranno i vari movimenti politici.
Questa è una decisione importante che riguarderà la città per i prossimi decenni e che quindi necessita di una riflessione profonda fatta da persone molto competenti.
Manfredonia ha vissuto negli ultimi 50 anni di progetti industriali grandi e piccoli e di tante iniziative imprenditoriali piccole e grandi senza beneficiare di una Visione globale.
I risultati sono quelli che vediamo: chiusure, fallimenti, aree inquinate e da bonificare, disoccupazione, emigrazione e immigrazione, delinquenza, disagio sociale e tanto altro. Direi che ci può bastare.
Non pensate che sia arrivato il momento di cercare di costruire un futuro possibile e in armonia con il nostro territorio?
Cominciamo ad immaginarlo e a costruire le “Vision”, cominciamo a parlarne e a valutarle.
Il futuro migliore nasce dalla “Visione” che tutti condividono perché un sogno di una società e di una città migliore si realizza e funziona solo se tutti partecipano.
Buona Visione a tutti.