FOGGIA, 04/03/2022 – (dire) Nella notte torna il fantasma di Chernobyl, e l’Europa tutta trema. I negoziati di ieri tra Ucraina e Russia e Brest non hanno portato risultati significativi, fatta eccezione per l’accordo sui corridoi umanitari per mettere in salvo i civili.
I bombardamenti non si sono fermati e nel mirino degli scontri è finita la centrale nucleare Enerhodar, la più grande d’Europa che si trova nel sud del Paese, a Zaporizhzhia, colpita da ordigni russi. Ore di terrore in cui si sono moltiplicati gli appelli di cessate il fuoco da parte dei leader politici internazionali. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in un video messaggio, ha puntato il dito contro Mosca accusando Putin di voler ricorrere al terrore nucleare e di voler ripetere il disastro di Chernobyl.
DEPUTATO RUSSO: ZELENSKY HA LASCIATO PAESE, È IN POLONIA
Il presidente Volodymyr Zelensky ha lasciato l’Ucraina e si trova ora in Polonia: lo ha riferito Vyacheslav Volodin, portavoce della Duma di Stato, la Camera bassa del parlamento russo, citato dalle agenzie di stampa Ria Novosti e Tass.
Stando a questa ricostruzione, Volodin ha sostenuto che i deputati ucraini “non riescono a trovare” Zelensky a L’viv, una città dell’Ucraina occidentale a circa 50 chilometri dal confine con la Polonia dove si sono trasferite dalla capitale Kiev diverse ambasciate europee.
Nel rilanciare le dichiarazioni di Volodin, Tass e altre fonti russe sottolineano che l’obiettivo dell’”operazione speciale” avviata da Mosca il 24 febbraio, su richiesta delle repubbliche del Donbass, “non è l’occupazione del territorio dell’Ucraina ma la demilitarizzazione e denazificazione del Paese”. (dire)