BARI – È forse l’unica testimone oculare dell’omicidio di Raffaele Capriati, detto Lello, il nipote del boss di Bari Vecchia Tonino ucciso poco prima delle 22 la sera di Pasquetta mentre era in auto: quattro proiettili esplosi da un mezzo che si è affiancato a quello su cui viaggiava la vittima hanno infranto il finestrino e colpito Capriati a spalla e testa.
La Polizia è riuscita a individuare la macchina, dileguatasi dopo l’agguato facendo perdere per ore le proprie tracce, e anche la donna che era alla guida e che la sera del delitto era in compagnia del 41enne quando è stato ammazzato.
Gli investigatori della Squadra Mobile, guidati dal primo dirigente Filippo Portoghese, sono al lavoro da lunedì sera per ricostruire l’esatta dinamica dell’omicidio e dare un volto e un nome al killer che ha premuto il grilletto quattro volte, scaricando addosso al pregiudicato 41enne le pallottole calibro 9×21 di una pistola automatica, stando ai bossoli trovati sull’asfalto accanto ai vetri infranti del finestrino della macchina a bordo della quale, sul lato passeggero, viaggiava il nipote del capoclan.