Foggia, 4 settembre 2019. Lo scorso 24 agosto 2019, a Foggia, personale della Squadra Mobile ha eseguito a carico di Cicciomessere Francesco, classe 72, l’ordinanza imposinva della misura cautelare della custodia in carcere, emessa dal GIP presso il Tribunale di Foggia, su tichiesta della locale Procura della Repubblica, in quanto gravemente indiziato del delitto di maltrattamenti ed atti persecutori nei confronti della ex moglie.
L’indagine, coordinata e diretta dalla Procura della Repubblica di Foggia, in applicazione della recente normativa sul c.d. “codice rosso”, prendeva avvio a seguito della querela formalizzata dalla vittima, la quale riferiva agli investigatori della sezione “feati contro la persona” della Squadra Mobile di Foggia le numerose e reiterate condotte vessatorie, offensive, umilianti e spesso violente tenute da Cicciomessere sin dalla data del matrimonio risalente ad oltre 10 anni prima c, in numerose occasioni, innanzi ai propri figli.
In particolare, le dichiarazioni della donna venivano riscontrate da numetose audizioni testimoniali, nonché da alcuni interventi di Polizia effettuati in occasione di alcuni litigi tra Cicciomessere e la propria ex moglie. Inoltre, a seguito dell’intollerabile convivenza con il proprio ex marito, la vittima avviava un procedimento di separazione nel corso del quale lasciava il domicilio domestico, rifugiandosi presso l’abitazione materna, portando con sé i figli minori.
Questa decisione della , non faceva altro che acuire l’aggressività dell’indagato il quale, pressoché quotidianamente, pedinava la vittima, ingiuriandola pesantemente, rivolgendole minacce di morte, aggredendola anche sulla pubblica via e anche in presenza di persone estranee, assalendo in qualche occasione quest’ultime, come in data 16 giugno u.s., allorquando l’indagaro minacciava ed aggrediva anche il nuovo compagno della donna, sferrandogli un pugno sul petto,
Le condotte ingiutiose indirizzate alla propria ex coniuge venivano altresì poste in essere alla presenza dei figli minori, i quali, avecbbero dovuto tipottare alla propria madre minacce ed offese di ogni genere. In data 4.12,2018 la donna facendo rientro in casa, poteva constatare la distruzione di mobilia e di suoi effetti personali. Già in altra occasione, lindagato cercava di introdursi all’interno dell’abitazione della propria ex moglie, arrampicandosi attraverso il balcone dell’immobile. Inoltre, quasi quotidianamente, si appostava nei pressi dell’abitazione della donna o la pedinava, suonando con insistenza al citofono dell’abitazione di lei, anche in oratio notturno. A tali condotte si aggiungono i messaggi dal tono molesto e minaccioso inoltrati sull’utenza cellulare della ex moglie e dei figli.
Alla luce di tali clementi, la locale Procura della Repubblica, da sempre particolarmente sensibile a questa tematica, a termine delle indagini, richiedeva e otteneva dal GIP presso il Tribunale di Foggia la misura della custodia cautelate in carcere, l’uomo, quindi, veniva rintracciato dagli investigatori della Squadra Mobile di Foggia III sez. “Reati contro la persona” e, dopo le formalità di rito, condotto nel carcere di Foggia a disposizione dell’Autorità Giudiziaria procedente.
Redazione StatoQuotidiano.it