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“Affaire Mezzanone”: ecco perché “l’odore dei soldi”

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
4 Ottobre 2023
Manfredonia //

Manfredonia – “Mentre il Sindaco Rotice continua a menare “il can per l’aia”, come ha fatto nell’ultimo Consiglio Comunale, con calunnie gratuite rivolte ad altri e attribuendosi meriti indimostrabili, noi gli chiediamo, ancora una volta, di chiarire pubblicamente perchè ha approvato frettolosamente in giunta una delibera per un “Accordo di collaborazione tra il Comune di Manfredonia e il Consorzio per l’area di sviluppo industriale di Foggia (ASI)”, votata solo da quattro assessori su sette, che ha dato inizio alla grave crisi politica di questa amministrazione, e che avrebbe voluto far passare inosservata.

Città Protagonista ha contestato subito tale scelta con una serie di interrogativi a cui un serio amministratore deve rispondere, senza girarci attorno, se vuole fugare ogni incertezza interpretativa”.

Lo dicono i referenti di Città Protagonista in un articolo odierno.

“Facciamo notare, anche agli organi di controllo preposti, che questa anomala Delibera di Giunta è successiva e in contrasto con quanto concordato il 05/04/2023, presso la Prefettura di Foggia dove si è condiviso di addivenire ad un accordo di collaborazione tra Regione Puglia, Comune di Manfredonia e Comune di Foggia, con l’assistenza del Politecnico di Bari, per il superamento degli interventi abusivi a Borgo Mezzanone, e in altri borghi del nostro territorio, molto più stringente e preciso e dalle innumerevoli ricadute economiche e sociali”.

“Da parte sua il protocollo d’intesa con ASI Foggia, all’art. 1, ha le identiche finalità dell’Accordo con la Regione Puglia, mentre al successivo comma b dell’art.2 prevede: “eventuale delega per la realizzazione di urbanizzazioni relative ad aree attrezzate per insediamenti produttivi, nonchè delle infrastrutture e delle opere per il loro allacciamento ai pubblici servizi…”.

Perchè mai il Comune di Manfredonia, destinatario delle risorse, in un momento difficile della sua vita amministrativa e politica, mentre gli attori economici del Sistema Italia ritengono fondamentale facilitare la partecipazione degli Enti Locali al mercato del lavoro, invece di attivare un processo di decisione collettiva con tutti i soggetti pubblici coinvolti, come concordato in Prefettura e come stabilito anche nell’accordo con il Ministero e la Regione Puglia, ritiene di poter delegare ad altri, al di fuori del tavolo istituzionale costituito, opere e servizi decisivi per lo sviluppo del nostro territorio, in grave crisi sociale ed economica (54 milioni di euro)?.

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Non sarebbe più naturale che un Comune come il nostro, insieme a tutte le istituzioni rappresentate al “Tavolo Capitanata” diventi punto di riferimento di nuove politiche per il lavoro, esempio di inclusione sociale e catalizzatore di altre eventuali risorse possano rendersi disponibili (150 milioni di euro per un polo attrattivo agroalimentare), come ci informa lo stesso Sindaco-Imprenditore.

Non sarebbe utile coinvolgere le forze intellettuali, economiche, professionali, sociali dell’intero territorio utilizzando ogni risorsa a disposizione del nostro Comune, sotto il controllo pubblico, per risollevare finalmente le sorti della città e delle sue numerose borgate, spesso richiamate a sproposito poi abbandonate al loro destino di sottosviluppo e di sfruttamento quando è il momento di diventare protagoniste del proprio futuro?

Non sarebbe più utile coinvolgere tutte le forze imprenditoriali, nessuna esclusa, su obiettivi validi e ben definiti, come la realizzazione di un distretto produttivo legato alla trasformazione dei prodotti agricoli rassicurando tutti gli enti coinvolti, a partire dallo stesso Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, del convinto impegno del Comune a svolgere un ruolo di soggetto attuatore garante degli interessi pubblici?

Chiediamo alle forze sane del nostro territorio, a cui spesso, a sproposito, si rivolge il Sindaco-Imprenditore, alle forze politiche della città ed ai movimenti civici di sostenere pubblicamente la nostra richiesta di eliminare il comma b dell’art. 2 dell’Accordo di collaborazione con ASI Foggia, per evitare quella deriva politico-economica avviata da tempo a cui molti avevano creduto di poter mettere fine.

CITTA’ PROTAGONISTA

1 commenti su "“Affaire Mezzanone”: ecco perché “l’odore dei soldi”"

  1. “Città protagonista”. Chica sùte e quande ne sùte e a chica appartenùte? M’arrecorde ai timbe d l’Enichemme. Quatte crestiene, cinghe associazziùne. C vonne i nnómmere e a chiazze!

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