Il Washington Post ha affrontato questo tema, fornendo preziosi consigli di etichetta sui messaggi vocali. Ecco alcune linee guida stilate dal prestigioso quotidiano americano insieme a Lizzie Post, esperta di etichetta e co-presidente dell’Emily Post Institute:
Valuta la Situazione: Prima di inviare un messaggio vocale, considera se è il mezzo di comunicazione più adatto alla situazione. Se il tono della voce è fondamentale, come nel caso degli auguri o di un concetto serio, i messaggi vocali possono essere appropriati. Altrimenti, è meglio scrivere un messaggio testuale.
Rispetta il Momento: Se invii un messaggio vocale, considera che il destinatario potrebbe non essere in grado di ascoltarlo immediatamente. Rispetta il suo tempo e la sua disponibilità.
Riconosci i Segnali: Se il destinatario risponde con messaggi scritti, è un segno che preferisce questa modalità di comunicazione. Rispondi quindi in modo simile, evitando di inviare ulteriori messaggi vocali.
Limita la Durata: Evita di inviare messaggi vocali troppo lunghi. Mantienili brevi e pertinenti. Se hai molto da dire, considera di suddividerli in messaggi più brevi che possono essere ascoltati separatamente.
Usa le Cuffie: Quando ascolti un messaggio vocale in pubblico o in un luogo affollato, utilizza le cuffie per evitare di condividere la tua conversazione con gli altri. Lo riporta ilfattoquotidiano.it.
I cafùne e i gnurande li mannene pcché nn zanne scrùve!
Uh Madò, chi ì ‘sta strunzet’ mo’: “i vocali creano ansia”? 🤌😂
Uagliò, ma cert’ che a crearsi fisime immaginarie siamo proprio maestri!
Maaammma mej’, com’ stem’ arr’bellet’! 🤦♂️🤣
Ben detto Antonio. Vuoi cominciare tu a dare il buon esempio e scrivere in italiano?