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Nomine UdC, Rolla: “tensioni finite, resistenze solo a Lucera”

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
4 Novembre 2010
Politica //

Il responsabile provinciale Enti locali UdC Pio Rolla (St)
Il responsabile provinciale Enti locali UdC Pio Rolla (St)
Foggia – “RITENGO che le conflittualità interne all’Unione di Centro stiano ritornando lentamente alla normalità, penso che questa settimana sia quella decisiva per chiarire alcuni dubbi sorti in pochissimi comuni della Capitanata”. Lo ha detto il Responsabile Provinciale degli Enti Locali dell’Unione di Centro dr. Pio Rolla.

“Da Responsabile Provinciale degli Enti Locali dell’UDC – dice Rolla – ho notato che tranne il Comune di Lucera (posizione di Lello di Ianni, ndR) , dove vi è una particolare resistenza, in altri Comuni della Capitanata non vi sono situazioni simili, questo dimostra che l’operazione di rinnovamento del Partito è ben avviata”. Secondo il responsabile degli enti locali dei centristi “nulla di innaturale sta succedendo nella vita dei partiti all’interno dell’Unione di Centro”. Scongiurata pertanto – secondo Rolla – “l’operazione di scissione che qualche nostalgico aveva paventato (non si sa se per quale motivo), occorre lavorare per far entrare le diverse anime centriste nel nuovo soggetto politico del Partito della Nazione”.

Nel suo comunicato Rolla è ritornato sulla riunione organizzata dal Coordinatore Provinciale Onorevole Angelo Cera, tenutasi all’interno del Cinema Cicolella sabato 23 ottobre: “sono stati affrontati tanti argomenti e non sono mancate nel “laboratorio delle idee” quelle che ritengo prioritarie”. In particolare “l’idea su cui dobbiamo nei prossimi giorni lavorare è quella di costituire un nuovo Partito della Nazione che faccia un patto generazionale tra la vecchia classe politica e i giovani pieni di risorse che sono stati in questi anni dei severi osservatori”. La fase attuale, secondo il responsabile provinciale degli enti locali dell’UdC è propedeutica per “dare spazio a quanti si vogliono avvicinare al Partito della Nazione e ai nostri valori fondativi, che hanno permesso nel corso degli anni di garantire libertà e democrazia al Paese intero”. Difatti, “in questi giorni e sino al 30 novembre prossimo – dice Rolla – sarà possibile effettuare il tesseramento aperto a tutti coloro i quali vorranno aderire al nuovo soggetto politico Verso il “Partito della Nazione”, potranno contattare i neo coordinatori delle locali sezioni cittadine di tutti i Comuni della Provincia di Foggia e sottoscrivere il modulo di adesione”.

Nel regolamento di adesione si evince “l’attenzione rivolta alle nuove leve”, dunque potranno essere iscritti anche i giovani che hanno compiuto 16 anni di età; le persone straniere regolarmente residenti da almeno cinque anni nel territorio nazionale.

LODI A GIOVANNI CARATU’, RESPONSABILE CITTADINO UDC DI MANFREDONIA – “Ritengo che l’amico Giovanni Caratù recentemente nominato dall’On. Angelo Cera, quale Responsabile Provinciale del tesseramento sarà in grado di seguire tutte le fasi che vanno, dalla proposta di Adesione degli iscritti al controllo dei requisiti ed infine alle modalità conclusive. Tutti i coordinatori sezionali locali, di recente nomina, dovranno predisporre degli elenchi che saranno successivamente controfirmati dal Coordinatore Provinciale On. Angelo Cera come indicato nel citato Regolamento”, conclude Rolla nel comunicato.

L’OPPOSIZIONE DI DE LEONARDIS: “NOMINE NULLE” – “LE alleanze nelle amministrazioni comunali, e negli enti locali, che vedono l’Udc in maggioranza andranno messe in discussione solo se non saranno in grado di garantire risposte ai bisogni e alle esigenze dei cittadini, ai giovani, agli anziani, alle famiglie; se tradiscono il mandato conferito dagli elettori; se sono in una fase di stallo: ma non per questioni interne di partito che non hanno assolutamente nulla a che vedere con le singole esperienze amministrative, che devono vedere invece il nostro partito protagonista per iniziativa e protagonismo, e non per polemiche ed eventi che come unici risultati producono confusione e sconcerto, perdita di credibilità negli alleati, negli elettori e nella base che sempre più numerosa negli ultimi anni ha affidato il proprio consenso, la propria fiducia e il proprio entusiasmo al nostro simbolo e ai valori che quel simbolo rappresenta”. Così Giannicola De Leonardis, consigliere regionale e presidente provinciale dell’Udc, aveva ribadito ieri la linea del partito in Capitanata dopo i paventati ‘strappi’ annunciati nei giorni scorsi. “Piena e totale fiducia – sottolinea De Leonardis – nelle amministrazioni locali che vedono l’Udc in un ruolo di primissimo piano, e negli uomini chiamati dagli elettori e dai vertici del partito a rappresentare un’azione finalizzata all’efficienza e alla qualità, e che vanno sostituiti unicamente per manifesta incapacità nell’assolvimento del mandato loro conferito, e non per mancata appartenenza o affiliazione a Tizio piuttosto che Caio. Piena fiducia ai sindaci che devono continuare a considerare l’Udc un alleato affidabile”

LUCERA, GIANNICOLA LODA DI IANNI – Per quanto riguarda la posizione del centro federiciano, unico secondo il responsabile provinciale Rolla dove persisterebbero delle “resistenze e tensioni”, ieri nell’incontro con il presidente provinciale e consigliere regionale Udc Giannicola De Leonardis, con il consigliere comunale Sergio De Cesare e con il professore Luigi Delle Vergini, coordinatore della sezione locale del partito, il sindaco di Lucera Pasquale Dotoli aveva rinnovato la sua “piena fiducia” a Lello Di Ianni, assessore al Bilancio ritenuto dal primo cittadino “tra i più validi dell’intera giunta, dato l’operato encomiabile e il cui ruolo non è in alcun modo in discussione, anche perché i consiglieri eletti cooptati nella giunta sono intoccabili”. “La nomina ad assessore di Di Ianni, eletto in consiglio comunale – aveva detto De Leonardis – ha permesso l’ingresso di un altro esponenente dell’Udc a Palazzo Mozzagrugno: e soltanto ipotizzare ad ipotesi alternative è un ulteriore attestato di autolesionismo che un partito sempre più radicato sul territorio e che nelle ultime elezioni amministrative ha riscosso un significativo successo non può e non deve permettersi”.

GLI ATTACCHI DI VASCELLO – “Il prossimo sabato 6 novembre al cinema Cicolella di Foggia – aveva detto invece Nicola Vascello a Stato– l’Udc quello vero fatto di donne e uomini in carne ed ossa si riunirà per dire no all’arroganza, al ricatto e al sopruso. Centinaia di eletti nelle amministrazioni locali e dirigenti che non sono più disposti a subire gli intrighi orditi in qualche palazzo romano. Non è più il tempo per anacronistici e rozzi feudatari convinti di poter calpestare leggi e regole. Il partito di Capitanata quello votato dal 12% degli elettori ha il dovere di lavorare per risolvere i problemi della nostra terra allontanando coloro i quali utilizzano la politica per poco nobili interessi personali”.

CERA RISPONDE A DE LEONARDIS: “SE RESTA L’AUTOSOSPENSIONE POTRA’ PARLARE SOLO A TITOLO PERSONALE” – Sono stato chiaro con tutti e lo voglio essere con De Leonardis. Fino a quando non deciderà se continuare a fare l’autosospeso dal partito o entrare a far parte del partito, lui può parlare solo a titolo personale. Ha deciso di percorrere la strada più tortuosa. Come me, De Leonardis è stato nominato, secondo regolamento, responsabile fino alla nascita del Partito della Nazione. Se non vuole farsi partecipe di questa riorganizzazione, problemi suoi. Io continuo per la mia strada come coordinatore del partito di Capitanata, lui ha deciso di allearsi con Franco Di Giuseppe e opporsi ad una sentenza che lo ha posto fuori dall’UDC”. Lo ha detto in una nota l’onorevole Angelo Cera.

SITUAZIONE A PALAZZO DOGANA: UDC FUORI DALLA MAGGIORANZA – “Il partito ha deciso di uscire fuori dall’Amministrazione Provinciale proprio perché oltre a non aver risposto alle esigenze del cittadino, non ha rispettato quello che è stato il patto stipulato alle scorse elezioni. De Leonardis o Di Giuseppe possono dire anche ai loro di non rispettare quello che è il volere del partito, ma sono scelte che vanno oltre la politica” conclude il oordinatore del partito di Capitanata.

In una nota il coordinatore provinciale dell’UDC, l’onorevole Angelo Cera, ”nell’ottica della riorganizzazione del partito” aveva comunicato la nomina di Leonardo Bolognone responsabile provinciale rapporti con le associazioni e il mondo cattolico. Per quanto riguarda il riassetto del partito sul territorio le nomine dei coordinatori hanno riguardato i paesi di: Anzano di Puglia con Laferrara Giacomo, Castelluccio dei Sauri con Muccilli Sabino,Panni con Rainone Giovanni, Accadia con Biccarino Egidio, Sant’Agata di Puglia con coordinatore Pennacchio Leonardo e presidente Barbato Francesco, Casalvecchio di Puglia con Fiore Michele, Casalnuovo Monterotaro con Fiscante Ida, Orsara di Puglia con Cibelli Michele, Ischitella con le figure di Dionisio Michele Antonio coordinatore e presidente Iacullo Gennaro, Castelnuovo della Daunia Alberta Antonio, Nicola Mastrangelo a Monteleone di Puglia, Ruberto Luigi a Rocchetta Sant’Antonio, Cedola Nicola ad Alberona e Di Munno Carmine a Roseto Valfortore. “Dunque 45 i paesi coperti dalle nuove nomine, all’appello ancora 16 comuni tra cui il capoluogo che avverranno entro poche ore”, aveva detto Cera.

VENERDI’ CONVEGNO A MANFREDONIA, PRESENTE L’ONOREVOLE LIBE’ – Intanto il prossimo venerdì 5 novembre, alle ore 19 e 30, nella sala convegni dell’Hotel Gargano, si svolgerà un incontro fra alcuni rappresentanti dell’UdC di Capitanata con al centro sempre la “fase politica attuale” e dunque il “traghettamento” dei centristi verso il Partito della Nazione. Durante l’incontro, denominato “L’UdC e il caso Manfredonia”, previsto l’intervento dell’onorevole Mauro Libè, responsabile nazionale del dipartimento enti locali. Relatori del convegno: il coordinatore cittadino dell’UdC Giovanni Caratù e il presidente cittadino UdC Costantino Aprile.

n.marchitelli@statoquotidiano.it

3 commenti su "Nomine UdC, Rolla: “tensioni finite, resistenze solo a Lucera”"

  1. Tutto falso. In TUTTE le sezioni UDC di Capitanata c’è dissenso. Forse quelli di Lucera hanno più attributi e meno paura delle ritorsioni. Io che vivo in mezzo al popolo UDC di Capitanata so qual’è la reale condizione. A Roma domani si accorgeranno qual’è il vero popolo UDC di Capitanata, e non già una sala riempita di estranei (visto le foto – giovani e pensionati MAI visti in nessuna occasione) portati per l’occasione solo allo scopo di mostrare muscoli dopati. Domani dirigenti, iscritti e veri simpatizzanti testimonieranno qual’è il Partito di Capitanata. Io ci saro!

  2. CAPITANATA.IT, il blog

    PARTITO DELLA NAZIONE
    Eolico: Ruberto necessario costruire politiche in favore del territorio, stop al dominio delle società eoliche.
    Il Dott Luigi Ruberto, Segretario Cittadino udc di Rocchetta Sant’Antonio e componente della direzione provinciale dello stesso partito della Nazione, con delega alle energie pulite, chiede ai sindaci dei monti Dauni, di non svendere il territorio. Se l’eolico è una manna dal cielo per le società, altrettanto non è per i cittadini ed i comuni. Di fatti in molti comuni, si continua a pagare la tarsu, la bolletta elettrica, queste entrate straordinarie nelle casse comunali non stanno portando sviluppo e detassazione locale nelle municipalità, ma solo semplici speculazioni finanziarie per le grandi holding.
    I comuni incassano da quattordicimila a ventimila euro annui per ogni macchina da due mw, mentre per i privati soltanto somme irrisorie che non superano i novemila euro, con la sostanziale differenza che i Comuni in quanto persone giuridiche non sono soggetti a tassazione, mentre i privati devono pagare sulle somme elargite dalle società le imposte dovute.
    Si comprende dunque l’iniquità contrattuale, cui sono assoggettati i contadini, i quali danno in locazione un suolo industriale su cui le società eoliche per ogni macchina da due mw fatturano oltre un milione e mezzo di euro, dando in cambio ai comuni e ai privati solo le briciole.
    Si badi che ogni kw viene pagato alle società 0,30 centesimi,e ogni macchina lavora da 2500 a 3000 ore di produzione annua,come minimo, moltiplicando le ore di lavoro per la potenza della macchina eolica di 2000 kw di potenza,per 0,30, si ottengono i guadagni lordi per ogni macchina eolica da 2 mw. E’ necessario che i comuni e i Sindaci si facciano promotori di delibere di indirizzo in cui si possano intendere a grandi linee il valore di equità contrattuale che deve sussistere tra comuni,società,privati, e cittadini residenti i quali devono avere dei benefici diretti in termini di servizi alla persona, in termini di occupazione, in termini di detassazione comunale.
    Continuare con politiche campanilistiche selvagge non porterà sviluppo economico, ne benefici al territorio, a riguardo, il presidente della Regione, il presidente della provincia, e i sindaci invasi da parchi eolici dovrebbero fare un’accurata riflessione politica ed anche economica.
    Sarebbe molto più saggio rilanciare il minieolico e il fotovoltaico, legando la concessione a costruire parchi eolici o fotovoltaici alla residenza nel comune o nell’area provinciale per il soggetto proponente, per avere un ritorno economico e di gettito anche fiscale nel luogo fisico in cui c’è la ubicazione sociale della società o del soggetto proponente e dell’impianto industriale.
    Continuando nella direzione intrapresa, non ci saranno come non ci sono se non in minima parte per i comuni che hanno chiuso con le società condizioni contrattuali discrete, dei veri vantaggi sociali, sia in termini occupazionali, che in termini di indotto produttivo, nè in favore delle comunità in cui ricadono tali impianti industriali, né per le economie adiacenti.
    Un dato dunque scientifico appare evidente, la sproporzione tra l’alto impatto ambientale che l’intera provincia sta pagando, e le utilità presunte che il territorio sta avendo.
    E’ necessario legare in maniera chiara, ed io direi per legge regionale, la concessione di impianti eolici per i comuni, all’utilizzo per fini sociali delle roialty che i comuni ricevono, come la detassazione locale, creando zone franche per promuovere lo sviluppo,incrementare il servizio al cittadino e promuovere le economie locali con appositi progetti presentati dai comuni in regione in cui gli stessi enti, si impegnino a realizzare tali progetti con i fondi provenienti dalle convenzioni sulle rinnovabili, questo si sarebbe un modo rinnovato di amministrare.
    Tutto il resto è noia, o meglio pastoie.
    Dott Luigi Ruberto

  3. Un saluto all’amico Avv. Luigi Ruberto e complimenti per il grande lavoro che stai portando avanti(auguri per la recente nomina).

    Vorrei inoltre far giungere due parole all’anonimo compilatore del precedente articolo.

    Caro Iscritto UDC, domani sarai un anonimo a quella manifestazione, non vedi come sei ridotto, non puoi nemmeno sottoscrivere la tua libera opinione. Voglio farti solo una precisazione, non fraintendere i rappresentanti degli Enti Locali eletti a cui io mi riferivo nell’articolo con i membri delle sezioni cittadine. Un caro saluto e spero che Tu sia d’accordo sul fatto che occorre accettare dialogo e il confronto

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