“Si tratta di una sentenza che finalmente riconosce i diritti di chi partecipa a concorsi e test di ingresso a numero chiuso – spiega il Presidente Carlo Rienzi – La violazione dell’anonimato è una irregolarità in grado di influire sulle graduatorie finali, che pertanto risultano invalidate. Ora migliaia di studenti che hanno affrontato i test di ammissione alle facoltà universitarie, potranno presentare analoghi ricorsi laddove la regola dell’anonimato non sia stata rispettata, e ottenere ragione dai giudici”.
“Il problema va però risolto alla radice, eliminando il numero chiuso dalle università italiane, sistema obsoleto e incostituzionale che, come abbiamo visto, arreca solo danni agli studenti” – conclude Rienzi.
Redazione Stato