Bari – “ABBIAMO dovuto stare in religioso silenzio per anni quando la sinistra ci accusava di presunte leggi ad personam. Oggi, a ruoli invertiti, ci permettiamo sommessamente di rilevare la faziosità delle dichiarazioni del Pd che vorrebbe una rivoluzione etica e legislativa per consentire a Michele Emiliano di continuare a fare i suoi comodi in politica e nella professione”. Lo dichiara il Vicepresidente del Consiglio regionale, Nino Marmo.
“Piovono con nonchalance richieste di revisione della legge che vieta l’iscrizione a partiti politici dei magistrati. A mio avviso, i magistrati dovrebbero poter iscriversi ma anche partecipare a mandati elettivi solo dopo le dimissioni. È una proposta che andrebbe discussa. Oggi però, trovo sconcertante che Emiliano strumentalizzi la Costituzione, ben sapendo quali sono i limiti stabiliti dalla legge per la sua categoria, e che i suoi fedelissimi tentino goffamente di giustificare l’ingiustificabile.
L’ipocrisia della sinistra è tutta qui: le regole valgono solo per gli altri e per gli altri diventano intangibili. Ed è altrettanto inqualificabile che Emiliano dica, sibillino, che ora (e per questo) si rende conto per davvero che sia cominciata la campagna elettorale, gettando ombre sull’imparzialità dell’iniziativa del Pg della Cassazione. In poche ore, il centrosinistra pugliese ha ribaltato 20 anni di ingiurie e offese fatte al popolo di centrodestra. Il magistrato afferma che deciderà, nel caso, se dimettersi o meno dal partito o dalla magistratura. Oggi –conclude- i cittadini perbene possono toglierlo dall’imbarazzo della scelta e farlo tornare alla toga”.
Redazione Stato
Piena solidarietà e l’invito ad andare avanti da parte del Sindaco e dell’Amministrazione Comunale all’Assessore Michele Emiliano
Piena solidarietà da parte dell’intera Amministrazione Comunale all’Assessore e candidato Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano.
“Appresa la notizia dell’iniziativa del procuratore generale della Cassazione che ha avviato un procedimento disciplinare nei confronti di Michele Emiliano – spiega il Sindaco Francesco Miglio -, intendiamo esprimere la nostra totale solidarietà al nostro Assessore alle Legalità. In questi anni Emiliano ha dimostrato, come Sindaco e come segretario del Pd, di non confondere il suo ruolo da magistrato con quello di politico, anzi ha contribuito con le sue conoscenze in materia giuridica a mettere in atto iniziative pubbliche a favore della legalità e della buona amministrazione. Al nostro assessore e candidato alla Presidenza della Regione Puglia diciamo oggi di proseguire con serenità il suo percorso politico che i cittadini di tutta la Puglia hanno dimostrato con il voto delle primarie di apprezzare”.
San Severo, 4 Dicembre 2014
Il Portavoce
Marilia Castelli
Zullo a Ginefra: “Se Emiliano tornasse a fare magistrato e mi indagasse, quanti sospetti”
“Nutro sentimenti di stima e di amicizia nei confronti dell’onorevole Ginefra, ma mi consenta di dissentire fortemente dal suo modo di concepire la partecipazione di un magistrato alla vita politica e l’iscrizione ad un partito”. Così il presidente del Gruppo regionale di Forza Italia, Ignazio Zullo.
“La partecipazione alla vita politica – aggiunge – è indiscutibile e costituzionalmente garantita. D’altronde, la folta presenza di magistrati che compiono il mandato elettivo nelle istituzioni ne è testimonianza. Ma un conto è il mandato elettivo, un altro è l’iscrizione ad un partito politico: il divieto di iscrizione ad un partito è una forma di tutela dell’esercizio della giustizia e dell’uguaglianza di tutti davanti alla legge. Perché quando un magistrato conclude la sua esperienza politica, torna a fare il magistrato e nell’esercizio della sua professione non è sufficiente che svolga in maniera imparziale il compito: è, infatti, estremamente importante che l’opinione pubblica percepisca questa sua imparzialità. Ho un esempio per l’amico Ginefra: quando e se Emiliano abbandonerà la politica, potrebbe mettere sotto inchiesta il sottoscritto facendomi fortemente sospettare di essere inquisito ingiustamente e per vendetta politica. Lo stesso dubbio assalirebbe miei elettori e quanti ripongono stima nei miei confronti”.
“Penso – conclude Zullo – che Ginefra saprà rivalutare il suo pensiero, nonostante il suo legame con Emiliano”./comunicato