Foggia – AL fine di reprimere le condotte illecite in ambito venatorio nella provincia di Foggia, il Nucleo Operativa Antibracconaggio (N.O.A.) del Corpo Forestale dello Stato, negli ultimi giorni ha compiuto una intensa attività di Polizia Giudiziaria. Durante tale attività, il personale del N.O.A., coadiuvato dal personale del CFS in servizio nella Regione Puglia, ha segnalato all’Autorità Giudiziaria di competenza 28 soggetti rei di varie violazioni alla legge che disciplina l’attività venatoria.
Tra questi 8 persone sono state sorprese mentre stavano esercitando attività illegale all’interno del Parco Nazionale del Gargano, mediante una battuta al cinghiale, nonché intenti ad abbattere specie non consentite, mentre altri soggetti venivano sorpresi durante l’ attività venatoria con mezzi vietati (fucili a più di tre colpi e richiami acustici vietati), in assenza di licenza di porto d’armi nonché abbattimento di avifauna la cui attività venatoria è vietata in quanto specie protette (storni, fringuelli, frosoni, ecc). Sono stati inoltre posti sotto sequestro, 25 fucili da caccia e centinaia di munizioni oltre alla selvaggina abbattuta illegalmente.
Inoltre sono stati deferiti alla competente Autorità Giudiziaria 2 soggetti per i reati di attività di uccellagione, di commercio e detenzione illegale di animali vivi (allodole,cardellini e verzellini, per un totale di circa 300 esemplari). Tale operazione ha portato a varie perquisizioni effettuate all’interno di locali ove erano detenuti gli uccelli illegalmente catturati. Gli stessi, essendo idonei al volo, sono stati immediatamente liberati sul posto. Durante tale attività, oltre alla selvaggina viva liberata, sono state poste sotto sequestro n. 50 reti da uccellagione di cui 10 rinvenute su di un impianto atto alla cattura della selvaggina di passo (lunghe m. 30 e larghe m. 2 cadauno) , per un totale di m2 3000 circa, nonché n. 50 archetti, utilizzati per la cattura della specie di cardellini.
Il Corpo Forestale dello Stato è ultimamente sempre più impegnato nella salvaguardia dell’ambiente, soprattutto in questo periodo, dove risalta l’intensa attività di contrasto all’attività venatoria illecita. Non è la prima volta che il personale del C.F.S. interviene per frenare il fenomeno del bracconaggio specie in area del Parco Nazionale del Gargano e aree limitrofe. È opportuno ricordare che è possibile segnalare episodi di caccia illegale al numero verde 1515 del Corpo forestale dello Stato.
Redazione Stato
Sono un cacciatore e sono molto contento del lavoro della forestale spero che ne prendano altri presto è pieno di queste persone che guadagnano sulle spalle di questi animali credo che se non verranno fermati tra qualche anno alcuni uccelli migratori verranno distrutti
mannaggia… il fenomeno del bracconaggio purtroppo non accenna a fermarsi..
io credo che bisognerebbe parlare un po più concretamente di ambiente… insegnarlo nelle scuole…ma non partendo dal presupposto di un ambientalismo estremista, ma insegnare ai bambini a vivere la natura… insegnare ai bambini a cacciare, a pescare, a raccogliere frutti e verdure spontanee…solo così potrà maturare in tutte le nuove generazioni il vero rispetto per la natura… il bambino capirà che se prende un pesce, o un anatra gli servirà per mangiare… è un completamento del vivere appieno la natura.. Così comincerà ad avere rispetto per gli animali, considerandoli un dono prezioso e non una semplice merce di scambio… avrà cura dell’ambiente, perchè un mare pulito, un bosco curato, gli procurerà più pesce…così nasce il rispetto…purtroppo i bracconieri sono poveri frustrati dalla vita…che di rispetto per gli animali non ne hanno un solo briciolo.. non si può ammazzare un animale per divertimento, o per venderlo…non è ne etico e ne giusto…nei paesi scandinavi questo accade da un pezzo…la maggior parte delle persone trae sostentamento dalla caccia e pesca e dalla raccolta…e tutto questo viene insegnato nelle scuole…eppure hanno una fauna ke l’intera europa gli invidia..
Sono un cacciatore che accaccia va onestamento anche se ci sono molte retriszione.Premesso che fanno bene a prendere questi bracconieri che vanno a caccia chiusa nel bosco a cinghiale per poi venderlo,pero’dico alla reggione perche’non danno l’autorizazione a sparare gli storni che oltre tutto fanno anche danno?.