Foggia – A seguito della mobilitazione dei nostri parlamentari del PD, il decreto interministeriale del 28 novembre, in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, che aveva sollevato grande preoccupazione nei Comuni del Gargano, sarà sospeso e probabilmente rinviato a giugno 2015, con una revisione dei criteri di esenzione.
Tale provvedimento, infatti, in attuazione di quanto previsto dal DM n. 66/2014 in merito alle esenzioni IMU 2014 per i terreni agricoli, rimodula i criteri in base a tre fasce altimetriche, riferendosi alla quota slm della casa comunale.
L’applicazione del decreto rischiava di avere conseguenze nefaste sull’agricoltura e su molti contribuenti di tutti i comuni del Gargano, introducendo il pagamento dell’IMU su terreni agricoli finora esenti perché ricadenti in comuni interamente classificati montani, che costituiscono la metà del territorio. La restante metà dei comuni, invece, avrebbe garantito l’esenzione ai soli coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali, iscritti alla previdenza agricola.
E’ chiaro che l’individuazione di un criterio tale aveva assunto connotati di assurda superficialità, considerato che molti comuni, pur avendo la casa comunale a quote inferiori ai 281 metri, presentano un territorio caratteristicamente montano, sia per l’impervietà e la geomorfologia, sia per l’altimetria media o preponderante che si attesta intorno ai i 5-600 metri.
La rassicurazione del sottosegretario Pier Paolo Baretta, che informalmente ci avevano anticipato i deputati Bordo, Mongiello e Scalfarotto, sarà seguita da atti ufficiali a brevissimo. Siamo perció soddisfatti di aver acceso i fari evitando un provvedimento che colpiva iniquamente proprio chi, come i nostri agricoltori, dev’essere sostenuto per la sua funzione di presidio e salvaguardia del territorio, particolarmente in una zona, il Gargano, dalle peculiarità geografiche poco vantaggiose ed esposta in modo notevole, come visto di recente, al rischio idrogeologico.
(comunicato stampa)
Rignano Garganico, “fuorilegge” (e non solo) dalla nuova mappa dei Comuni Montani!
RIGNANO GARGANICO. Non è Possibile! Per dieci metri appena al di sotto dei seicento metri sul livello del mare Rignano Garganico rischia di perdere le agevolazioni previste per i Comuni definiti montani. Tra l’altro l’esenzione totale dell’Imu sui terreni agricoli, di cui si dirà. E’ quanto prevede il nuovo decreto ministeriale in corso di emanazione. Si tratta di un “malanno” che si abbatte sulle anzidette realtà, come un fulmine a ciel sereno, rivoluzionando radicalmente la mappa dei centri urbani definiti tali dalla normativa corrente. L’unica città a salvarsi nel Gargano è solo Montesantangelo. Ma questa nuova norma – ci si chiede – non contrasta con le leggi in vigore sulla montagna e sulle comunità montane? Pare proprio di si se si considera che finora la nomea – beneficio includeva nell’ex Comunità Montana (soppressa per via della coincidenza del suo territorio con quello dell’Ente Parco e non peraltro…) persino i paesi di pianura come Manfredonia, Apricena ecc. Pertanto, si pagherà regolarmente l’Imu sui terreni agricoli che ammontano a circa 4 mila ettari, unanimemente considerati di nessun valore produttivo e commerciale.
Per di più gli stessi sono privi di arboreti fruttiferi (olivo, mandorle, noci, ecc., ormai tutti distrutti dall’incuria) e risultano per la quasi totalità, differentemente da quanto indicato nel vecchio e superato catasto, realmente“incolti ed abbandonati” dai proprietari e semmai utilizzati a pascolo dagli allevatori di capi di bestiame allo stato brado, quelli che ancora esistono e resistono. Almeno questo balzello lo dovrebbero pagare loro ….
C’è di più. I titolari di questi terreni pagano già, senza contropartita alcuna, l’esoso contributo al Consorzio di Bonifica pure ”montano”. Insomma è un decreto che farà molto discutere da queste parti anche perché con il pretesto di fare cassa ad essere premiati potrebbero essere sempre gli stessi cioè i furbi e i potenti di turno. Una volta tanto invertiamo i ruoli: perché il Ministro Martina (che conosce bene queste zone, avendole visitate in lungo e in larga, durante la scorsa alluvione) non chiede un ragguaglio preciso ai parlamentari di Capitanata, a cominciare dal deputato Angelo Cera?
(testo inviato a Statoquotidiano)