Monte Sant’Angelo. Italia Nostra, sez. Terre dell’Angelo, pur essendosi assunta l’onere, molto scomodo e dispendioso, di avviare azioni concrete, quali il ricorso al Tar, in difesa del territorio e dell’interesse pubblico, sottolinea l’importanza di condividere e sottoscrivere, nell’assemblea cittadina del 6 giugno, un documento congiunto, da consegnare ai Commissari, affinchè si attivino per aprire tutte le possibili trattative per arrivare a soluzioni diverse da quelle deliberate.
Italia Nostra non rinnega il ricorso al Tar, anzi ne rivendica la valenza, anche simbolica, visto che offre alle parti in causa l’opportunità concreta per aprire ad accordi, in via extragiudiziale, con una soluzione concordata che tuteli i diritti del privato cittadino, la sua attività lavorativa nonchè l’interesse di una collettività che ha il diritto-dovere di contribuire al raggiungimento di quegli standard di qualità abitativa e di valorizzazione paesaggistica, culturale e sociale di una città così importante, con un sito che ha ricevuto un riconoscimento di valenza mondiale.
La presidente della sezione Terre dell’Angelo, M.Gioia Sforza, fa presente che Via Estramurale, non è più quella via periferica, vilipesa e offesa nel tempo da interventi che sono sotto gli occhi di tutti, ma una zona in cui si è riusciti, qualche decennio fa, a far chiudere l’attività di un distributore di benzina, però non a fare spostare l’unica officina meccanica, allocata a pochi metri dai resti della antica cinta muraria e dal vicino sito Unesco. Il riconoscimento Unesco, definisce quel Bene (la Basilica), come Bene Comune, Patrimonio dell’Umanità, oltre che del paese e dei suoi abitanti, che insieme alle istituzioni hanno il compito di approfondirne gli studi, tutelarlo e valorizzarlo, con azioni mirate, grazie anche al preposto Ufficio Unesco.
Italia Nostra, nazionale e locale, pur avendo appreso tardivamente e per puro caso la segnalazione della delibera n. 31 del febbraio u.s., e solo dopo la chiusura di qualsiasi dialogo intrapreso con i Commissari e con il loro dirigente tecnico incaricato, si è vista costretta a sposare la coerenza di chi, constatata la vacuità delle parole reciproche, deve passare ai fatti e “fare ciò in cui crede, nell’interesse esclusivo della collettività” per la massima tutela dell’interesse pubblico, nel rispetto di tutti i principi garantiti anche dalla Costituzione per il buon andamento ed efficienza della azione amministrativa.
In un Comune sciolto per sospette infiltrazioni mafiose, in attesa dell’approvazione del nuovo PUG, tutti hanno ritenuto inopportuna quella “dichiarazione di pubblico interesse” che è finalizzata al rilascio di una probabile concessione edilizia, non esprime neanche nuove idee progettuali, peraltro già proposte per quella zona dal Documento programmatico Preliminare allegato al redigendo PUG. Il contestato provvedimento, consente al proprietario la demolizione e ricostruzione dell’immobile, con una variante di destinazione d’uso (officina e casa), aumento di cubatura, in cambio della sistemazione, a carico del suddetto privato/ proprietario, di un’area attigua all’immobile, definita “riqualificazione urbana”.
Questa amministrazione commissariale, che pure si sta impegnando, dotata di poteri speciali, aldilà dell’ordinaria amministrazione, avrebbe fatto bene a prendere tempo su questa contestata delibera.
Il ricorso al Tar, quindi non va letto come atto di lite o modalità per conculcare diritti privati di divisione tra i cittadini/e, bensì come ultima ratio che annulli le semplici dichiarazioni di chi finge di difendere l’interesse pubblico senza mai andare nel concreto della ampia tutela delle scelte della comunità di Monte Sant’Angelo. Invece, è giunto il momento, come cittadini/e di dimostrare il contributo che si è disposti a dare per far valere i diritti di una città gestita male dai politici di turno che nei tempi passati si sono succeduti, ma anche dal mancato esercizio di una partecipazione ampia e di una cittadinanza attiva che, con l’approvazione della contestata delibera, è stata totalmente disattesa nelle fasi di valutazione antecedenti la approvazione della medesima. Le leggi ci sono, dice la Sforza, ma non le rispettiamo e non le facciamo rispettare, per cui la nostra identità, le origini storiche, i monumenti, la bellezza architettonica e paesaggistica, la nostra storia “sacra” con tutti i suoi valori sono in grande crisi.
Pertanto, saremo presenti all’assemblea del 6 giugno, fiduciosi che anche il direttore, del locale circolo di Legambiente Festambientesud, così come dichiarato sulle colonne del quotidiano l’Attacco, il 14.05 u.s.: “sbagliata la decisione, di aumentare le cubature di un edificio ad appena 90 metri dal Santuario Unesco” e…più avanti ha chiesto ai Commissari “il ritiro del provvedimento e trattare con il privato cittadino”, sceglierà la via della concretezza e inviterà tutti i presenti a sottoscrivere un documento che possa portare le parti in causa a miti e ponderati comportamenti.
Discuteremo anche degli altri problemi, ben sapendo che con le sinergie giuste, con la trasparenza dovuta e le competenze di eccellenze locali, si possano formare Cooperative di giovani talenti, capaci di gestire in loco i Beni culturali, affiancati dagli storici locali, le associazioni e le autorità ecclesiastiche, riuniti in un autorevole “Comitato di saggi”, non di ulteriori lobby appaltanti.
(A cura di Matteo Rinaldi)
MA FATECI IL PIACERE… ANDATEVI AD OCCUPARE DELLE VILLE DEI MAFIOSI COSTRUITE ABUSIVAMENTE INVECE DI ATTACCARE I POVERI CITTADINI!
Quanta arroganza queste signore di Italia Nostra! Spero che i Commissari non cedono e non accettano compromessi con queste persone. Italia Nostra dovrebbe espellere chi si pone come unico obiettivo di difendere gli interessi dei potenti contro i lavoratori. IO STO DALLA PARTE DEI COMMISSARI ANTIMAFIA E LI RINGRAZIO, NON CI DELUDETE NON CEDETE A QUESTE PERSONE!
Vergognatevi! Commissari siamo con voi è con chi lavora! Questi non rappresentano nessuno, solo loro stessi e la loro protervia! Resistete!
Se quelli di Italia Nostra vogliono comandare loro a Monte si presentassero alle elezioni e vediamo quanti voti pigliano. Tacciono contro gli abusi dei forti per prendersela con un povero cristo.
Il vostro impegno sociale cosa ha prodotto? Visto che siete in tanti e molto obbiettivi, potreste fare una petizione per far ritornare in centro tutte le altre officine, magari accanto alle vostre case.
Sveglia! Tutti Gli altri meccanici sono in periferia da 20 anni e non x nostra volontà. Quel meccanico non è il problema, abbiamo espresso una valorizzazione diversa x quella zona. Il povero meccanico con i vecchi politici aveva pattuito una bella somma x andar via.
Le ville abusive di Macchia sono anche sotto i vostri occhi. Ora datevi da fare voi!
Anna dice bugie. Per mandare via il meccanico la vecchia amministrazione gli voleva dare 360.000 euro poi però qualcosa non tornava…. Italia Nostra è contro Monte Sant’Angelo, difende i potenti e attacca chi lavora e non da nessun fastidio. Ammiro i commissari che non accettano queste pressioni dei potenti e stanno con chi lavora.