CERIGNOLA (FOGGIA) – È una situazione esplosiva, quella degli immigrati a Cerignola, che ieri hanno raccontato ai volontari che si occupano di accoglienza quanto successo in mattinata: secondo quanto riportato da marchiodoc.it, infatti, un uomo sarebbe entrato nel villaggio abusivo che gli immigrati hanno allestito in contrada Santo Stefano e avrebbe tentato di abbattere la tendopoli sradicando almeno una “abitazione” di fortuna posizionata sui terreni agricoli di proprietà di privati.
Un gesto sconsiderato, frutto di una convivenza poco pacifica instauratasi tra lavoratori stagionali e residenti cerignolani.
Nella serata di ieri i volontari hanno presentato regolare denuncia in Commissariato contro ignoti in seguito ai racconti degli immigrati.
La Polizia di Stato, che dal primo minuto monitora costantemente il flusso di lavoratori stranieri in loco, ha dato avvio alle indagini e in queste ore è in contrada Santo Stefano per appurare la dinamica dei fatti.
Si fa sempre più drammaticamente pesante la situazione degli stagionali a Cerignola.
Nei giorni scorsi il delegato regionale della Caritas, don Pasquale Cotugno, ha lanciato l’allarme denunciando la totale assenza delle Istituzioni, Comune in primis, che hanno lasciato soli i volontari a gestire un fenomeno che ogni anno si presenta puntualmente con forza.
Ieri mattina vi è stato un vertice in Comune: assente l’assessore al contrasto al Caporalato, Teresa Cicolella, che ha inteso parlare sui social di cani abbandonati e accoglienza…di randagi.
Contestualmente, in questi giorni, non sono mancate anche le proteste dei residenti di Piano delle Fosse, sotto le cui abitazioni gli immigrati, dopo aver ricevuto i pasti dalla Caritas, bivaccano creando disagi e inondando il piazzale di rifiuti e bisogni fisiologici.
D’altro canto, la sottovalutazione dell’intero fenomeno da parte di Bonito, Dibisceglia e Cicolella è stata messa in rilievo, apertamente e senza giri di parole, proprio dalla Caritas.
Durante l’anno, ben prima dell’afflusso massiccio degli stagionali, i volontari e il vescovo mons. Fabio Ciollaro hanno chiesto all’Amministrazione Bonito di muoversi per tempo per scongiurare disguidi. Dall’altra parte totale assenza di risposte, tanto che il primo incontro vi è stato solo ieri mattina, in maniera oggettivamente tardiva e a “emergenza” in atto.
Fino a quando, appunto, qualcuno ieri mattina ha cercato di farsi giustizia da sé cercando di abbattere l’accampamento abusivo dei migranti.
La situazione è ormai fuori controllo.