FOGGIA – Comincia oggi, giovedì 5 settembre, ufficialmente l’anno scolastico 2024/2025: i primi a tornare sui banchi di scuola sono gli studenti della Provincia autonoma di Bolzano, per i quali tra qualche minuto suonerà la campanella.
Poi toccherà lunedì 9 settembre a quelli della Provincia autonoma di Trento e così via nelle altre regioni fino al 16 settembre secondo il calendario.
Tanti anche i ponti e le festività, tra cui i mega ponti di Natale e Pasqua.
Tante le novità in arrivo per ragazzi e insegnanti, dal voto in condotta al divieto di usare gli smartphone in aula.
“Un anno scolastico all’insegna del dare sempre più autorevolezza ai nostri docenti: ecco perché abbiamo prorogato la norma in materia di assicurazione contro gli infortuni sul lavoro, che tra l’altro si estende anche agli studenti, ed ecco perché, nella scorsa finanziaria, abbiamo stanziato 3 miliardi per il rinnovo del contratto, che mi auguro possa essere stipulato già quest’anno per dare in media 160 euro di aumento ai docenti italiani”, è un’altra delle novità annunciate ieri dal Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara.
Calendario scolastico 2024-25, le date per ogni regione
Come abbiamo visto, i primi a tornare sui banchi di scuola sono gli studenti della Provincia autonoma di Bolzano, per i quali l’anno scolastico 2024/2025 comincerà oggi.
Seguiranno lunedì prossimo gli studenti della Provincia autonoma di Trento.
L’11 settembre ricomincia la scuola in Friuli Venezia Giulia, Marche, Piemonte, Valle d’Aosta, Veneto e Umbria mentre il giorno successivo, il 12 settembre toccherà a Campania, Lombardia, Molise, Sardegna e Sicilia.
L’ultima campanella a suonare sarà quella di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Puglia, Toscana il 16 settembre.
Tutte le novità dell’anno scolastico 2024/2025
Tra le novità più importanti dell’anno scolastico ai nastri di partenza c’è la riforma, che partirà in circa 150 scuole, degli istituti tecnici professionali, che prevede la formula 4+2, con l’obiettivo di potenziare e ampliare la formazione professionale degli studenti.
A interessare gli studenti c’è poi il divieto di utilizzare il cellulare in classe, anche ai soli fini educativi e didattici.
Infine, è plausibile pensare che tra il mese di ottobre e novembre potrebbe entrare in vigore la norma sul voto in condotta al fine di responsabilizzare i giovani. La riforma è ancora in fase di approvazione.
Lo riporta fanpage.it