Roma/Monte Sant’Angelo. PRESENTATO il ricorso al TAR Lazio contro lo scioglimento del Consiglio Comunale di Monte Sant’Angelo. Come risaputo, su proposta del Ministro dell’Interno Angelino Alfano, nella seduta del 17 luglio 2015 il Consiglio dei Ministri ha deliberato lo scioglimento del Consiglio comunale di Monte Sant’Angelo (FG), a norma dell’articolo 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, dove sono state accertate “forme di condizionamento da parte della criminalità organizzata“. L’Ente comunale è attualmente gestito da una Commissione straordinaria.
“Abbiamo da subito manifestato lo sconcerto, l’amarezza e la delusione per l’ingiusto provvedimento di scioglimento del nostro Consiglio Comunale. Una decisione che ci era parsa assurda e frutto di una valutazione assolutamente non corretta da parte del Consiglio dei Ministri e, prima ancora, da parte di chi aveva proposto tale scioglimento. Il ricorso al TAR – presentato da poche ore – è un atto doveroso e necessario, innanzitutto per difendere l’onore di Monte Sant’Angelo che non può assolutamente essere etichettata come città della mafia; per affermare che il suo tessuto sociale è sanissimo e che deve continuare ad essere conosciuta in tutto il mondo per le sue bellezze, per i suoi beni culturali, per il suo Santuario, per la sua storia millenaria e anche per difendere l’onore e la dignità degli Amministratori e dei Consiglieri cessati dalla propria carica”, scrivono in una nota i ricorrenti: Antonio di Iasio, Felice Scirpoli, Piero Accarrino, Giuseppe Ciuffreda, Michele Ferosi, Giovanni Granatiero, Matteo Savastano, Domenico Ciuffreda, Marco Galli, Francesco Granatiero, Antonio Pettinicchio, Matteo Taronna, Vincenzo Totaro, Mario Troiano.
“Abbiamo amministrato con estrema onestà e trasparenza, senza mai essere condizionati da nessuno su nessuna decisione. Anzi, nessuno mai aveva neanche tentato di condizionare qualcuno su qualcosa. Un’azione amministrativa in netto contrasto con quanto descritto nel decreto di scioglimento. Per questo, lo scioglimento ci era sembrato un provvedimento fuori dalla realtà e, soprattutto, ingiusto. Siamo certi che i legali ai quali ci siamo affidati – il prof. Franco Gaetano Scoca e l’avv. Antonio Senatore – sapranno ben rappresentare la realtà dei fatti e, soprattutto, siamo estremamente fiduciosi nella Magistratura. Siamo convintissimi che verrà ristabilita la verità e che Monte Sant’Angelo potrà guardare, con rinnovato orgoglio, al proprio futuro”.
FOCUS
Scioglimento Consiglio Com. M.S.Angelo, i motivi della relazione (I)
Scioglimento M.S.Angelo, dal Consiglio di Frazione agli appalti e alle assunzioni (II)
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Ottima scelta. Mai avuti dubbi sulla vostra onestà. Gli sciacalli saranno rimasti delusi…