Roma – MENTRE le quotazioni internazioni del petrolio sono in costante discesa, con il greggio Wti oggi sotto la soglia dei 77 dollari al barile e il Brent che perde lo 0,6% a 82,3 dollari, i prezzi dei carburanti alla pompa in Italia sono attualmente i più alti d’Europa. Lo denuncia oggi il Codacons, che chiama in causa la tassazione record che vige su benzina e gasolio.
Gli automobilisti italiani sono senza dubbio i più tartassati d’Europa sul fronte dei carburanti – spiega l’associazione – Per benzina e gasolio, infatti, pagano listini sensibilmente più elevati rispetto agli altri paesi europei. Oggi la verde costa in Italia mediamente 1,725 euro al litro, contro una media europea di 1,401 euro; ciò significa che gli italiani pagano mediamente un litro di benzina 0,32 euro in più rispetto agli automobilisti europei, con una maggiore spesa su base annua pari a 384 euro.
Alla base dell’intollerabile divario con l’Europa, l’altissima tassazione che vige sui carburanti nel nostro paese: oggi per ogni litro di benzina acquistato, 1,060 euro se ne va in tasse.
“E’ giunta l’ora di rivedere la tassazione sui carburanti – afferma il Presidente Carlo Rienzi – Il Governo non può più pensare, come hanno fatto tutti i precedenti esecutivi, di utilizzare gli automobilisti come sportelli bancomat, sempre aperti quando serve liquidità da reperire. E’ una vergogna che gli italiani siano costretti ancora a pagare tasse per guerre, terremoti ed alluvioni del passato, attraverso il perverso meccanismo delle accise di scopo che finiscono nel dimenticatoio ingrassando le casse dello Stato a discapito dei consumatori, sempre più impoveriti da una pressione fiscale insostenibile”.
Redazione Stato