Rocchetta Sant’Antonio – LA memoria storica come punto di partenza e non di arrivo, bene da custodire nel tempo, “carburante” quotidiano per la mente, pietanza ben condita da gustare “boccone dopo boccone”. La biblioteca per conoscere, scrutare o semplicemente “assaporare” il Patrimonio Storico di Capitanata. Questo il filo conduttore della Manifestazione tenutasi lo scorso 4 Novembre 2014, a partire dalle ore 10,00, a Rocchetta Sant’ Antonio, piccolo paese del Sub Appennino Dauno, a pochi chilometri da Foggia, in occasione della Giornata dell’Unità Nazionale e Festa delle Forze armate. Presenti le autorità civili e militari del paese.
La Manifestazione, introdotta dal Concerto Bandistico “Città di Rocchetta” che ha intonato l’ Inno di Mameli e alacremente coadiuvata dai ragazzi della Protezione Civile, ha preso il via, col raduno delle varie associazioni locali presso la Sede del Comune in Piazza Municipio ed è proseguita con lo scoprimento, da parte del Sindaco di Rocchetta Sant’ Antonio dott. Ranieri Castelli, della targa di intitolazione della Scuola Statale dell’ Infanzia a Giuseppe Piccolo, Tenente dei Carabinieri morto durante la Prima Guerra Mondiale.
A far da cornice, i tanti emigranti accorsi numerosi per l’ occasione con una rappresentanza degli alunni delle scuole elementari e medie del piccolo paese accompagnati dai loro rispettivi docenti.
In seguito, nella Chiesa della Maddalena, si è tenuta una breve ma intensa Celebrazione Eucaristica a cui ha preso parte, oltre alle Autorità civili e Militari sedute in prima fila, l’ intera cittadinanza.
I momenti commemorativi, complice la ventilata e assolata mattinata, sono proseguiti, in un secondo momento, con la deposizione di una Corona d’ Alloro all’ Altare della Patria, la Cerimonia dell’alzabandiera per poi concludersi con gli interventi degli studenti che, un po’ emozionati, hanno recitato a memoria, alcune poesie sull’ Unità d’ Italia.
Il tutto con un’ unica “spirito-guida”: farsì che la storia non venga sempre vista come un “lucchetto chiuso” legato al passato, ma diventi uno “scrigno” sempre aperto da conservare, proteggere e “rispolverare” giorno dopo giorno.
Perché, come recitava un cartellone dei ragazzi dell’ Istituto accorsi per l’occasione e ha ribadito più volte, nel suo lungo e appassionato intervento, il Sindaco di Rocchetta Sant’Antonio, la Pace, quella con la P maiuscola, non si costruisce dall’ oggi al domani ma inizia nel cuore di ognuno di noi.
(A cura di Marco Bonnì)
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Redazione Stato