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CronacaFoggia, Procura indaga su morte due neonati ai Riuniti
Corsiaospedale, immagine d'archivio Foggia – LA PROCURA della Repubblica di Foggia ha aperto un fascicolo d’indagine in merito ai decessi di due neonati, avvenuti tra il 18 e il 24 dicembre del 2009, morti entrambi, a poche ore di distanza dal parto, all´interno del reparto di terapia intensiva degli Ospedali Riuniti di Foggia. Il dubbio degli inquirenti è che la morte dei due bimbi sia stata dovuta alla setticemia (o sepsi , putrefazione, malattia sistemica causata dalla contemporanea presenza di Sirs – Systemic Inflammatory Response Syndrome- e Infezione, presunta o documentata. A causa della sua natura particolarmente aggressiva e multifattoriale, la sepsi conduce rapidamente a morte e costituisce la principale causa di decesso nelle terapie intensive non coronariche di tutto il mondo, con tassi di letalità che vanno dal 20% per la sepsi al 40% per la sepsi grave, ad oltre il 60% per lo shock settico: umulativamente, nel mondo muoiono per sepsi circa 1400 persone al giorno). Trenta complessivamente gli indagati, tra personale medico, ostetrici e dirigenti, ovvero il personale che ha seguito l’andamento delle cartelle cliniche dei due neonati. L´incubo per le due famiglie coinvolte nella triste vicenda è cominciato il 18 dicembre, quanto Giorgia, come confermato dal padre della bimba Mario Mavilia, era nata da soli due giorni. Il padre della bimba ha perciò raccontato del rapido trasferimento della figlia, dopo il parto cesareo, nel reparto di terapia intensiva neonatale dei Riuniti di Foggia “per un problema di tipo respiratorio”, fino all’ammissione da parte di una dottoressa di presenza di setticemia, una infezione batterica che come detto, “dopo diversi arresti cardiaci e altre crisi respiratorie”, ha portato al decesso della bimba. Anche Samuele, come confermato dal padre Giuseppe Volpe, era nato da un parto cesareo, con il peso di soli 1,8 chili. La notte del 24 dicembre il bambino avrebbe avuto una crisi prima del decesso finale. Già effettuata l’autopsia su entrambi i corpi dei bambini.
GARANTE DELLA SALUTE – Non si conoscono ancora i risultati dell’autopsia eseguita sui due sfortunati corpi, ma la Procura ha iscritto nel registro degli indagati trenta persone, tra personale sanitario e meno. In attesa degli sviluppi dell’inchiesta, si fa strada l’ipotesi dell’istituzione di un “Garante della salute” con il compito di verificare la qualità delle cure e dei servizi prestati dal Servizio sanitario nazionale. E’ quanto prevede un disegno di legge firmato dal presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sul Servizio Sanitario Nazionale, Ignazio Marino (Pd), e la capogruppo del Pd al Senato, Anna Finocchiaro. Si tratterebbe di un provvedimento che andrebbe solo ad arginare il mare di polemiche che sta investendo la sanità pugliese. Mentre continuano le famiglie colpite da lutti ancora senza una risposta.
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