Manfredonia – COME già anticipato in altre occasioni, gli esponenti della lista civica ‘Riviera Sud nel Cuore’ (coordinatore della lista Gaetano La Forgia; nel direttivo Pasquale Amoruso (Sciale delle Rondinelle); Giosafatte Borgia (Scalo dei Saraceni); Giuseppe Capriati (Sciale delle Rondinelle) Michele D’Apolito (Sciale degli Zingari) Massimiliano Lupoli (Scalo dei Saraceni); Angelo Rignanese (Sciale degli Zingari) Domenico Santovito (Ippocampo) e il segretario amministrativo: Antonio Santoro), continuano a sostenere le proprie tesi a favore di un “gemellaggio futuro” tra la città di Manfredonia e quella di Friburgo. Motivazioni ? Presto dette: “non tutti sanno che il nostro fondatore Manfredi è un discendente della famiglia Hohenstaufen – dicono gli esponenti della Riviera Sud nel Cuore (gli Hohenstaufen sono discendenti di una nobile famiglia tedesca, così detta dal nome del castello di Staufen, vicino all’odierna Friburgo in Brisgovia, i cui membri furono sovrani del Sacro romano impero e re di Germania e Sicilia. La sua origine risale al 1079, quando Federico I, duca di Svevia, sposò la figlia dell’imperatore Enrico IV. Il loro secondogenito, Corrado III (1093-1152), fu eletto re di Germania nel 1138; il primogenito, Federico II di Svevia detto il Losco, si imparentò con la casata dei Guelfi, duchi di Baviera, e alla morte del fratello riuscì a far eleggere al soglio imperiale il proprio figlio, Federico I Barbarossa (1123-1190), che cinse anche la corona d’Italia. A questi succedettero i figli Enrico VI (1165-1197), che sedette anche sul trono di Sicilia, per aver sposato Costanza d’Altavilla, e Filippo (1176-1208). Nel 1212 venne eletto imperatore il figlio di Enrico VI, Federico II (1194-1250), re di Sicilia dal 1198. L’ultimo imperatore della dinastia fu il figlio di Federico II, Corrado IV (1228-1254); alla sua morte il Regno di Sicilia venne retto da un figlio illegittimo di Federico II, Manfredi (1232-1266), che regnò in nome del nipote Corradino (1252-1268), figlio di Corrado IV ndR) – ma oltre alla storia – continuano gli esponenti della lista civica di Manfedonia- ad accomunare le due cittadine potrebbe essere il sogno di ‘importare’ nel nostro territorio le politiche energetiche dell’amministrazione tedesca, tramite l’utilizzo di nuove tecnologie che sfruttino, in pieno, energia e calore (co-generazione), oltre all’impiego dell’energia derivante dall’utilizzo di fonti rinnovabili, in particolare l’energia solare”.
I RISULTATI RAGGIUNTI DALL’AMMINISTRAZIONE DI FRIBURGO: sul fronte “solare” la regione di Friburgo può contare su applicazione di tipo: solare fotovoltaico (oltre 450 installazioni), solare termico (per l’acqua calda), stanze solari o “giardini invernali”, progetti per il solare passivo, raffreddamento solare, sistemi di isolamento solare trasparenti che convertono il calore di una parete esposta al sole in energia termica utilizzabile. Una serie di soluzioni che ha consentito alla città di vincere ripetutamente il premio German Solar Bundesliga che onora le città tedesche con il maggior numero di kW installati di panelli fotovoltaici. Al momento gli edifici dei pochi quartieri che costituiscono l’origine del progetto riescono già a fornire il 5% dell’intera elettricità consumata a Friburgo (200.000 abitanti). Una percentuale che è incrementata se si considerano anche le produzioni da altre fonti rinnovabili, quali eolico, idroelettrico e biomasse, e che dovrebbe raddoppiare entro il 2010.
IN MODO PARTICOLARE, in base a quanto comunicato dagli esponenti della Riviera Sud, molte di queste soluzioni sono presenti nel quartiere di Vauban, a due chilometri dal centro storico. “Qui quasi 6000 abitanti vivono in case dotate di tecnologie solari attive, quali pannelli solari e fotovoltaici, integrati nell’architettura sostenibile, in modo da fungere da vetrate semitrasparenti, tettoie o da protezione per i balconi. Tutti gli edifici sono costruiti interamente in legno (questo a Manfredonia non sarà possibile fare), eccetto le fondazioni e il piano seminterrato, rifiniti con materiali naturali, dotati di tripli vetri e di un elevato isolamento termico. Il costo di costruzione delle case è superiore di circa il 3%, ma il loro consumo energetico e le emissioni di CO2 si riducono del 30%. All’interno del quartiere si trova il così detto “isolato solare” “Am Schlierberg”. Tutti gli edifici sono a basso consumo energetico (con dispersione < 65 kWh/m2a) in modo da dover richiedere ulteriore energia termica - generata dall'impianto di co-generazione ad alta efficienza, alimentato per l'80% da trucioli di legno e per il 20% da gas naturale - solo per poche settimane all'anno. Altre rispettano gli standard "casa passiva" (consumi pari a 15 kWh/m2a), mentre 50 unità residenziali sono indipendenti dal punto di vista del fabbisogno energetico e, addirittura, producono un surplus di energia che viene fornito alla rete, (vengono infatti chiamate "Plusenergiehauser"). Un altro quartiere che presenta un'alta densità di soluzioni energetiche efficienti e a basso impatto ambientale è quello di Rieselfeld che ospita circa 7000 abitanti. Anche qui si trovano installazioni di pannelli fotovoltaici, solari e, soprattutto, un sistematico uso della "fonte energetica" rappresentata dal risparmio, attraverso l'isolamento termico delle abitazioni".
PER il sistema della raccolta differenziata e del risparmio idrico: negli ultimi 15 anni, infatti, la produzione pro capite annua di rifiuti non riciclabili a Friburgo è scesa da 190 a 109 kg, mentre è cresciuta la percentuale complessiva di quelli riciclati dal 25 al 60%. Infine, sul fronte “acqua”, l’80% dell’area residenziale di Vauban è stata realizzato un sistema di infiltrazione dell’acqua piovana nel terreno in modo da tenere elevate le riserve idriche. Inoltre, in alcuni edifici esistono sistemi di recupero dell’acqua per i servizi igienici e impianti in grado di trasformare le acque luride in biogas da utilizzare in cucina
Nonostante i propositi e gli ottimi auspici, le difficoltà nell’instaurare un piano di relazioni future con gli amministratori di Friburgo, relazioni basate in primis su una serie di piani di rilancio che racchiudano logiche di sviluppo industriali, occupazionali, finanziarie, economiche e politiche, restano, in verità, ‘non facili’ da consolidare. Una possibile relazione tra le due cittadine potrebbe allora essere disegnata, tramite delle strategie di rilancio di determinati settori economici dell’area, dalla prossima amministrazione destinata a programmare il futuro socio-politico-economico-amministrativo del Comune di Manfredonia.
Friburgo , traduce città di Venere Da Friius Freya , Ovvero Weib ovvero Staufer Friius ,fruher da cui il nome arcano Sancta Propago Stauferis (Avril de Saint Genis).L’Ucert , di cui è founder Sair la principessa Yasmin von Hohenstaufen, che ha ispirato da oltre un decennio le iniziative di energie alternative e rinnovabili, auspica che l’anello solare e verde coinvolga i territori delle Puglie con la divina Città di Venere