Manfredonia. Spazio al balletto ieri sera al Teatro comunale Lucio Dalla. In scena la compagnia Junior Balletto di Toscana, 18 giovanissimi danzatori fra i 16 ed i 21 anni. Protagonista assoluto lo scontro fra la sete di potere del mondo degli adulti e l’amore puro e disinteressato di due giovanissimi, cuore pulsante di una delle storie d’amore più romantiche e tristi di tutti i tempi: Romeo e Giulietta. Le musiche sono quelle classiche e struggenti di Sergej Procofiev, le coreografie quelle di danza moderna e contemporanea di Davide Bombana, coreografo milanese di fama internazionale che afferma di aver voluto riscrivere questo classico perché “L’intolleranza, la violenza, gli odi atavici, gli scontri tra faide ed etnie diverse hanno raggiunto oggi un grado di tensione come forse mai in passato. La vera tragedia di Romeo e Giulietta rimane la sconfitta dell’amore, al suo stadio più puro, davanti alla cecità ed alla barbarie dell’odio razziale, del conflitto di ideologie e religioni.”
La Giulietta di Bombana porta il velo da musulmana, invece Romeo rappresenta l’occidente cristiano. Ispiratori del balletto sono infatti anche Bosko e Admira, lui serbo di fede cristiana ortodossa, lei musulmana, furono uccisi da un cecchino il 19 maggio 1993 a Sarajevo, mentre cercavano di fuggire attraversando il ponte della Vrbanja. I loro corpi abbracciati rimasero in terra per 8 giorni e per tutti divennero subito i Romeo e Giulietta di Sarajevo.
Vincitore del premio danza&danza come miglior produzione italiana del 2015, Romeo e Giulietta si lascia apprezzare per le coreografie accurate, fresche (momento del corteggiamento di Romeo e Mercuzio a Giulietta e l’amica) e dinamiche (la quasi marziale danza dei Capuleti) che regalano qualche momento di autentica emozione durante il passo a due dei due innamorati, i cui corpi si intrecciano e si sfiorano, accarezzati da un lenzuolo bianco, quasi a mimare un amplesso. Tuttavia resta abbastanza difficile per lo spettatore medio, non esperto di danza, leggere attraverso le coreografie i passaggi chiave della storia di Romeo e Giulietta e avvertire la valenza quasi “politica” dello spettacolo, così meticolosamente spiegata dal coreografo. Poco incisiva anche la scelta dei costumi, forse troppo neutri, che avrebbero potuto invece caratterizzare maggiormente i personaggi.
(A cura di Annapina Rinaldi, Manfredonia 06.02.2017)