COME TI VORREI
Il nuovo programma di STATO QUOTIDIANO con Vincenzo Moccia con riprese e montaggio di Antonio Troiano.
Abbiamo chiesto ai nostri concittadini quello che secondo loro non va e che bisogna cambiare nella nostra amata Manfredonia.
Unendo tutte le risposte come un grande puzzle avremo un quadro completo su come la gente vuole la nostra città, da qui il titolo “Come ti vorrei”. Ricordiamoci che la città è nostra e siamo noi che dobbiamo farci sentire tutti e dire a chi ci governa cosa vogliamo. E voi cosa volete?
Riportatelo nei commenti.
Più che dire: “come vorrei la mia città, dovremmo chiederci: come cambiare il nostro modo di vivere. È il saper vivere bene con dignità, che ci porta a cambiare una città. Se alla base del nostro vivere, manca il voler unirci per realizzare programmi convincenti e corresponsabilità nel creare unità sociale, tutto diventa LETTERA MORTA. È la persona matura, che cambia una città; se alla base di ogni essere umano, c’è ipocrisia, indifferenza e invidia, la città non potrà mai crescere e progredire verso i desideri di ognuno di noi. Manfredonia è una città bella, spesso, dimenticati e sottovalutati. I tanti politici che si sono scambiate le POLTRONE, non hanno mai agito per il BENE della città. Il loro obbiettivo, era quello della SUPER POLTRONA DI ROMA, INFISCHIANDOSENE delle nostre problematiche e della crescita della nostra città. Quindi, se non si cambia la nostra mentalità, eliminando quella IPOCRITA SOFFOCANTE, è inutile ogni nostro desiderio sociale. Il mio desiderio è quello di vedere UOMINI GIUSTI, AL POSTO GIUSTO, USANDO LEALTÀ E BENE COMUNE.
Essere più civili ed educati. Fare per gli altri tutto quello che desideriamo che ci venga fatto a noi.
Manfredonia non cambierà mai.
Tante piccole azioni fatte da tanti cittadini porta al cambiamento. Riflettiamo su questo concetto semplice e magari iniziamo ad applicarlo senza puntate il dito su nessuno.
Il cambiò generazionale, la causa principale del degrado che caratterizza la nostra città. Una soluzione c’è: i genitori devono essere i primi ad imprimere dai primi anni di vita dei figli l’educazione ed il rispetto per la città nella quale viviamo. Dopo tutto saranno loro a dirigere domani la nostra Manfredonia, una delle più belle città. Non sappiamo valorizzarla,ci sono città al di sotto delle potenzialità di Manfredonia, e vengono valorizzate, con l’ausilio sia dei cittadini che delle istituzioni.
città piccola,per i giovani non c’è nulla da fare. il corso,la villa,il porto e il lungomare sta. servirebbe qualcosa che faccia venire ai ragazzi la voglia di uscire.
Ma se vi preoccupate che non si è fatto il Carnevale e di salvare il Manfredonia Calcio, invece di preoccuparvi che qui ormai 10 giovani su 10 non hanno un lavoro! La disoccupazione è ormai altissima! Il manto stradale di questa città non esiste quasi più! Le strade di campagna sono messe meglio delle strade della nostra città! Poi parlate di politici che si sono scambiati le poltrone ecc, quando dovreste farci un mea culpa perché a Manfredonia si è sempre votato l’amico, il parente o il fratello di qualcuno, senza nemmeno sapere minimamente a che partito politico appartenesse o che programma politico aveva! Ma per favore!
Non ci resta che piangere e chi è causa del suo male, pianga se stesso!
CONDIVIDO PIENAMENTE CON LA TESI DEL SIGNOR MAX. PURTROPPO, I PARERI DI OGNUNO DI NOI CITTADINI, NON VENGONO MAI PRESI IN CONSIDERAZIONE, PERCHÉ LE NOSTRE IDEE SONO SUPERIORI ALLE IDEE DEI POLITICI, PERCHÉ LORO GUARDANO, PRIMA AGLI INCIUCI, POI AL LORO ORTICELLO. LE NOSTRE IDEE SONO BASATI SUL LAVORO, SU PROGRAMMI CHE FRUTTANO TUTTO CIÒ CHE MANCA IN UNA CITTÀ ABBANDONATA DA LORO STESSI. È ANCHE VERO CHE NON DOBBIAMO DEMORDERE NEL SPRONARLI, SPERANDO CHE IL BUON SENSO PREVALGA SU QUESTO SISTEMA POLITICO.FORZA MANFREDONIA, RISORGIAMO INSIEME.